Prodotto da Rai Fiction e Solaris Media, il tv movie diretto da Maurizio Zaccaro e ispirato alla vera storia di Angelo Vassallo, Il Sindaco pescatore, segna il ritorno di Sergio Castellitto in una fiction Rai "di grande attualità e valore civile".
La trama della fiction
Il 5 settembre 2010 sette colpi di pistola pongono fine alla vita di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore. Circa dodici anni prima Angelo, ancora solo pescatore, nauseato dal degrado e dall'incuria in cui il suo paese ed il suo mare stavano sprofondando, aveva deciso di impegnarsi in prima persona. Studiando durante le lunghe notti passate in mare, sacrificando il poco tempo libero concesso da un lavoro massacrante, aveva deciso di candidarsi a sindaco.
La sua semplicità, unita ad un carisma innato avevano convinto la gente di Pollica e di Acciaroli ad eleggerlo. Il programma era semplice "per andare avanti bisognava tornare indietro", cioè recuperare i valori del passato, far tornare Acciaroli agli splendori di una volta. La politica della legalità e del rispetto per l'ambiente. La politica dell'ascolto e del darsi da fare per risolvere i problemi. La politica che dà fastidio ai potenti e ai farabutti. In poco tempo il sindaco pescatore aveva compiuto un vera e propria rivoluzione culturale, trasformando un villaggio di pescatori in un paradiso per i circa ventimila turisti che lo frequentavano ogni estate.
Purtroppo questo improvviso benessere, questa ricchezza repentina avevano attirato ad Acciaroli anche gli speculatori, gli imprenditori collusi con la malavita, gli spacciatori: la camorra. Angelo si schiera contro questi poteri in prima persona, spesso da solo. Per questo viene ucciso, lasciando nella disperazione sua moglie, i suoi figli, i fratelli, una comunità intera.
Ad affiancare Castellitto tra gli interpreti del film, figurano Anna Ferruzzo, Renato Carpentieri e Andrea Di Maria con Lavinia Guglielman, Alan De Luca e Rosaria De Cicco. La regia è affidata a Maurizio Zaccaro sulle basi di una sceneggiatura alla quale hanno collaborato lo stesso Castellitto, Carlo Lucarelli e Zaccaro.