Come stabilito da un giudice, la regista Rory Kennedy non dovrà consegnare ai procuratori le riprese del suo prossimo documentario su Alec Baldwin implicato nel caso di omicidio colposo. Kennedy sta lavorando in questo periodo ad un film sulla sparatoria avvenuta sul set del film Rust, prodotto e interpretato dalla star di Hollywood.
Baldwin verrà processato a luglio dal tribunale di Santa Fe, in Nuovo Messico, con l'accusa di omicidio colposo per la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Ad aprile, i procuratori Kari Morrissey ed Erlinda Johnson hanno presentato una citazione per entrare in possesso delle interviste di Baldwin e dei testimoni, sostenendo che le riprese includono informazioni critiche riguardanti elementi chiave di questa accusa penale. Moxie Films, la società di Kennedy, aveva presentato una mozione per annullare la citazione.
Il caso di Rust
La mozione è stata accolta nella giornata di ieri. Moxie Films ha dichiarato che le riprese sono protette dalla California Shield Law, che tutela i giornalisti dall'obbligo di consegnare materiale non pubblicato ai procuratori. Nel caso venisse condannato, Baldwin rischierebbe fino a 18 mesi di prigione. I procuratori sostengono che l'attore abbia puntato in maniera negligente la pistola contro Hutchins e premuto il grilletto durante la preparazione di una scena nell'ottobre 2021. La difesa afferma che Alec Baldwin non ha premuto il grilletto e che non era suo compito assicurarsi che la pistola fosse o meno carica.
L'addetta alle armi Hannah Gutierrez Reed sta già scontando una pena di 18 mesi dopo la condanna di marzo per aver caricato erroneamente un proiettile vero nella pistola dell'attore, invece di un proiettile finto. I procuratori avevano ottenuto le riprese dietro le quinte da una società di produzione assunta dai produttori di Rust per realizzare video promozionali, oltre a filmati piuttosto grezzi delle riprese del film. Alcune delle riprese sono state utilizzate per dimostrare che i comportamenti sul set erano negligenti.