Romina Carrisi: "Ho lavorato in uno strip club, tra i clienti c'era Quentin Tarantino"

Romina Carrisi ha rivelato di aver lavorato in uno strip club di Los Angeles: tra i clienti del locale c'era anche il regista Quentin Tarantino.

Quando ha lasciato l'Italia Romina Carrisi ha lavorato anche in uno strip club di Los Angeles: la quarta figlia di Al Bano e Romina Power lo ha raccontato al Fatto Quotidiano svelando che tra i clienti del locale c'era anche il noto regista Quentin Tarantino.

Romina Carrisi, classe 1987, aveva sei anni quando la sorella Ylenia scomparve a New Orleans. In un'intervista a Chi aveva parlato di quel periodo difficile che ha segnato la sua vita "i miei genitori portarono me e Cristèl a vivere in Svizzera a casa di amici per un mese e mezzo perché dovevano andare a cercare Ylenia". L'attenzione mediatica intorno alla sua famiglia, che da quel giorno era aumentata in maniera esponenziale, l'ha spinta a cambiare vita, "Semplicemente avevo bisogno di provare esperienze nuove, di tuffarmi in un mondo completamente sconosciuto. Ho osservato molto, mi sono divertita, ho fatto incontri assurdi".

Tornando sull'attenzione che i settimanali e le televisioni riservano alla vita della sua famiglia, Romina, che fisicamente assomiglia incredibilmente alla madre, ha detto "Volevo scendere dalle montagne russe, smettere di far parte di un film corale per il quale non avevo fatto nemmeno il provino" e ha aggiunto una sua riflessione "ho capito che l'attenzione morbosa non è una forma d'amore, soprattutto quando il pubblico di terze persone veniva e mi giudicava, mentre io crescevo e mi sentivo sola".

Arrivata a Los Angeles Romina ha studiato recitazione e ha provato a "vivere una straordinaria normalità". La Carrisi ha raccontato di aver lavorato come cameriera in uno strip club, un locale frequentato da personaggi come il regista di Pulp Fiction "Ogni tanto arrivava Quentin Tarantino: gli piaceva una ragazza che somigliava molto ad Uma Thurman".

Romina Carrisi ha svelato anche un simpatico aneddoto legato a quei giorni: "Noi cameriere eravamo costrette a dare tutte le mance al manager del locale, un tipo stronzissimo: una sera un cliente iraniano s'innamora di me e mi rifila mance da 100 dollari, così correvo in bagno e m'infilavo di nascosto le banconote negli stivali. A fine serata il capo mi disse: 'Com'è che non hai tirato su manco dieci dollari?'. Io feci la faccia da svampita e me ne andai soddisfatta, con le banconote nello stivale".