Raoul Bova, spuntano le chat del ricatto: "Nelle mani di Corona diventa una puntata". Altri vip coinvolti?

Conversazioni private, audio compromettenti e un tentativo di estorsione: il puzzle attorno all'attore si infittisce. Monzino indagato, la modella al centro della vicenda.

Una foto di Raoul Bova

Come era stato ipotizzato fin dalle prime indiscrezioni, quanto accaduto a Raoul Bova potrebbe non essere un caso isolato. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l'incontro tra l'attore e la modella Martina Ceretti non sarebbe frutto del caso, bensì parte di un disegno più ampio che coinvolgerebbe anche altri personaggi noti del mondo dello spettacolo.

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Le conversazioni tra Bova e la modella - iniziate due anni fa e culminate solo di recente in un incontro di persona - sarebbero state diffuse con uno scopo preciso. A fornirle sarebbe stato Federico Monzino, che secondo le accuse avrebbe consegnato gli audio delle chat a Fabrizio Corona. L'obiettivo? Aiutare Martina Ceretti a ottenere visibilità, secondo quanto ammesso dallo stesso Monzino, oggi indagato dalla Procura per tentata estorsione.

I messaggi estorsivi e le risposte di Raoul Bova

L'episodio chiave risalirebbe all'11-12 luglio, quando un numero spagnolo - ritenuto intestato a un prestanome - contatta Raoul Bova con una serie di messaggi minacciosi. L'interlocutore, che secondo la polizia postale sarebbe lo stesso Monzino, come si legge sul quotidiano milanese, scrive: "Questa è pesante, cavolo. Anche con audio che conferma tutto. Nelle mani di Fabrizio diventa una puntata di Falsissimo. Questo te lo giuro, sono già in contatto con lui".

Fabrizio Corona
Fabrizio Corona

Bova non si lascia intimidire e risponde: "Io non sono più in una relazione da tempo, quindi non è una cosa che crea un disastro". L'anonimo rincara: "Ah ok, allora meglio. Anche perché rovinare un matrimonio era la cosa che più mi dispiaceva". Ma l'attore taglia corto: "Non sono più sposato da due anni".

Secondo quanto ricostruito, già prima di questi messaggi Bova avrebbe ricevuto una comunicazione anonima con toni chiaramente estorsivi: "Non è il caso che venga fuori uno scandalo sui giornali, no? Per il tuo matrimonio, per la tua immagine, per il tuo presente e futuro lavoro... Altro che Don Matteo"

"Ho dei contenuti fra te e Martina Cerretti che ti farebbero molto male", scriveva il presunto ricattatore, sbagliando persino il cognome della modella. Nel messaggio si legge ancora: "E comunque lunedì esce su Falsissimo... arriva a Corona... sono in contatto con lui". Un passaggio che lascia intendere la premeditazione dell'intera operazione. Per ora, sia Fabrizio Corona che Martina Ceretti sono stati ascoltati come persone informate sui fatti.

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Le indagini però sono tutt'altro che concluse: la Procura sta cercando di risalire al reale intestatario del numero di cellulare da cui sono partiti i messaggi minatori. L'impressione è che ci sia una rete ben più ampia da scoprire, e che quello di Raoul Bova sia solo il primo caso venuto alla luce.