Guglielmo Morricone era il padre di Serena Mollicone, la ragazza trovata senza vita il 1 giugno del 2001 nel boschetto dell'Anitrella ad Arce con la testa avvolta in un sacchetto. Mollicone è morto lo scorso anno, alla vigilia dell'anniversario della scomparsa della figlia.
Mollicone è scomparso il 31 maggio 2020 all'ospedale Spaziani di Frosinone dove era in coma dal 27 novembre 2019 in seguito a un infarto. Pochi giorni prima aveva detto la sua a proposito delle udienze preliminari per il processo sull'omicidio della figlia, spiegando che "l'udienza è un punto di partenza per la ricerca della verità. Sono un credente e sono convinto che Serena è sempre accanto a me e mi dà forza, mi dà fiducia, mi dà coraggio".
La vicenda che torturava Guglielmo era avvolta nel mistero da anni al momento della sua morte anche se il movente più plausibile è anche il più spaventoso: Serena si era recata presso la caserma dei carabinieri per denunciare un traffico di droga che coinvolgeva il figlio del maresciallo della caserma. Da quel giorno sono passati 19 anni durante i quali il padre di Serena non ha fatto altro che cercare di scoprire la verità.
Per gli inquirenti Serena è morta dopo essere stata spinta contro una porta dentro la caserma dei carabinieri di Arce, probabilmente a causa di un litigio col figlio del Maresciallo Mottola. Secondo il medico legale il collegamento tra lo sfondamento della porta della caserma dei carabinieri e la frattura cranica riportata dalla studentessa diciottenne è sempre stato piuttosto evidente.