Natasha Lyonne, cinque volte candidata agli Emmy, è stata scelta per interpretare la leggendaria Joan Rivers nel biopic Can We Talk?, attualmente in fase di sviluppo presso la 3000 Pictures, divisione di Sony.
La sceneggiatura è firmata da Amelie Gillette, già autrice per The Office, mentre la regia è ancora da assegnare. Il film si propone di raccontare senza filtri la straordinaria carriera di Rivers, evitando i consueti stereotipi dei biopic: niente parabole addolcite o verità smussate, ma un ritratto fedele del talento brillante, del dolore personale e della feroce determinazione che hanno definito la sua figura.
Il biopic su Joan Rivers
La narrazione seguirà l'ascesa di Rivers nel mondo spietato dello stand-up, le sue storiche apparizioni al Tonight Show di Johnny Carson, il suo impatto rivoluzionario sulla comicità televisiva e la difficile convivenza tra fama, maternità e perdite personali.

Provocatoria e inarrestabile, Joan Rivers ha ridefinito i confini della satira con uno stile diretto e tagliente, spesso centrato sull'autoironia e sull'infrangere i tabù.
Lyonne, nota per ruoli dalla forte personalità, si cimenterà con una delle sfide più complesse della sua carriera. La scelta dell'attrice ha ricevuto il pieno sostegno di Melissa Rivers, figlia della comica, coinvolta nel progetto anche come produttrice.
Nel frattempo, Lyonne è protagonista di Poker Face, la serie di Rian Johnson per Peacock, acclamata da pubblico e critica. Recentemente ha recitato anche in His Three Daughters di Azazel Jacobs, dove ha interpretato con il suo stile inconfondibile una delle tre sorelle in un dramma familiare.

Se Can We Talk? riuscirà a diventare un titolo da stagione dei premi o un film realmente memorabile, dipenderà da quanto sarà capace di restituire la forza di una donna che ha cambiato le regole del gioco - e l'ha fatto ridendo.