Millie Bobby Brown ha rivelato che all'inizio della sua carriera le era stato detto che era troppo matura per avere successo a Hollywood.
La giovane star di Stranger Things ha ammesso di aver sofferto molto per le parole ricevute dalla casting director.
In un'intervista rilasciata ad Allure, Millie Bobby Brown ha dichiarato: "Ho sempre saputo che ero matura e non potevo farci nulla. Nessuno era maturo come me e sentirmelo dire è stato davvero difficile perché pensavo che la maturità fosse una buona cosa. E poi mi è stato detto che non lo era e che non avrei fatto strada nel settore, quindi è stato doloroso. Mi ha davvero abbattuta".
A cambiare totalmente la situazione sono stati i suoi genitori che l'hanno convinta a inviare un video per proporsi per Stranger Things, la serie dei fratelli Duffer come ultima chance a ottenere successo: "Mi hanno detto 'Fai solamente questa ultima audizione in video e poi puoi uscire e giocare di nuovo con i tuoi amici'. Ho risposto 'Okay, dovrei farlo perché sembra davvero fantastico'".
Tre mesi dopo Millie ha ottenuto il ruolo di Undici, personaggio che ha permesso di valorizzare proprio la maturità della sua interprete.
Brown, tra le pagine del magazine, ha spiegato che si è avvicinata alla recitazione perché fin da bambina ha lottato con problemi legati alla propria identità e preferiva "diventare qualcuno di diverso" grazie ai personaggi che interpretava. Millie ha sottolineato: "Anche quando ero piccola ho sempre provato la sensazione di non essere al posto giusto in ogni stanza ero. Lottavo inoltre un po' con la solitudine. Mi sono sempre sentita piuttosto sola in una stanza affollata, come se fossi unica, che nessuno mi capisse realmente. Quindi mi piaceva interpretare personaggi che le persone che capivano e con cui potevano immedesimarsi perché provavo la sensazione che nessuno potesse capire Millie".
Il successo ha poi ha avuto un lato positivo: "Inizialmente era davvero divertente. E poi ho pensato 'Potrei fare realmente qualcosa di utile con questa situazione. Potrei realmente cambiare il mondo'. C'era qualcosa riguardante la recitazione che mi faceva sentire potente, di avere un impatto e che potessi ispirare le persone".