Mark Hamill ha rivelato che Carrie Fisher lo ha aiutato dal punto di vista psicologico subito dopo gli anni della trilogia originale di Star Wars.
Durante una recente intervista a "Fresh Air" di NPR, Hamill ha ricordato che Fisher lo ha incoraggiato ad "abbracciare" le sue origini di Star Wars dopo che Hamill aveva tolto ogni riferimento alla saga da una locandina di Broadway.
"Carrie Fisher è venuta a vedere un mio spettacolo a Broadway", ha raccontato Hamill. "E nella locandina, nella mia biografia, ho elencato tutto quello che avevo fatto a teatro e alla fine c'era scritto: 'È anche conosciuto per una serie di popolari film spaziali'. E lei mi fa: 'Qual è il problema? Come mai non hai menzionato Star Wars?'. E io: 'Beh, voglio dimostrare che ho un curriculum che include numerosi lavori teatrali'. E lei mi ha detto: 'Ehi, non ti preoccupare. Tu sei Luke Skywalker. Io sono la Principessa Leila. Accettalo'".
L'addio di Mark Hamill a Luke Skywalker e Star Wars

Hamill, quindi, ha proseguito: "E ho capito cosa intendeva, perché ti chiedi: 'Quale territorio occupo che nessun altro occupa?'. Quindi lei è stata una persona che mi ha fatto vedere le cose più in prospettiva".

Pur ripensando con affetto al periodo trascorso nella saga, Hamill ha recentemente dichiarato di non avere intenzione di tornare a vestire i panni di Luke Skywalker, ovvero il suo addio al personaggio. Prossimamente, vedremo Hamill in The Life of Chuck, diretto da Mike Flanagan e con Tom Hiddleston protagonista.
"Sono davvero grato a George Lucas per avermi permesso di farne parte ai tempi, i tempi umili in cui George definiva Star Wars 'il film a basso costo più costoso mai realizzato'", ha detto. "Non ci saremmo mai aspettati che diventasse un franchise permanente e una parte della cultura pop. Ma ho avuto il mio tempo. Lo apprezzo, ma credo che dovrebbero concentrarsi sul futuro e su tutti i nuovi personaggi".