Riservata nella morte come nella vita. Lea Massari, diva italiana che ha lavorato con i più grandi registi, è morta nella sua casa romana il 23 giugno 2025 all'età di 91 anni, ma la notizia è stata data solo oggi, dal Messaggero, dopo che il funerale era già stato celebrato, in forma strettamente privata, nella cattedrale di Sutri (Viterbo).
Nata a Roma nel 1933, dopo aver girato l'Europa con la famiglia, Lea Massari si accosta al cinema mentre studia architettura. approdata sul set di Proibito (1954) grazie allo scenografo e costumista Piero Gherardi, amico di famiglia, la sua bellezza mediterranea, ma sfuggente viene notata da Mario Monicelli, che le offre un ruolo nel film. Dopo aver ricoperto il ruolo della giovane ingenua e innamorata ne I sogni nel cassetto (1957) di Renato Castellani, nel 1960 Massari affianca Monica Vitti ne L'avventura, capolavoro di Antonioni che la lancia nell'olimpo dei divi. Da qui è un susseguirsi di film d'autore.
Diva italiana e internazionale

Nel corso di una ricca carriera, Lea Massari è stata diretta da Sergio Leone (Il colosso di Rodi), Dino Risi (Una vita difficile), Valerio Zurlini (La prima notte di quiete), Francesco Rosi (Cristo si è fermato a Eboli, che le ha fruttato il Nastro d'argento) e Giuseppe Bertolucci (Segreti segreti). Ha recitato a fianco di star internazionali del calibro di Alain Delon e Jean-Louis Trintignant e molti registi stranieri, tra cui Carlos Saura, Luis Malle, Claude Sautet, René Clement e Chantal Akerman, l'hanno eletta a loro musa.
Restia a farsi lusingare dalle sirene della fama per via del suo carattere riservato, Lea Massari si era ritirata dalle scene e dalla vita pubblica nel 1990, all'età di 57 anni, rifiutando l'invito quello ricevuto da Ferzan Özpetek, che nel 2005 l'avrebbe voluta in Cuore sacro.