Laura Morante ospite del Sicilia Queer filmfest 2025

Anche il regista Joaquim Pinto e il direttore della fotografia Nuno Leonel tra gli ospiti della manifestazione siciliana in programma a Palermo dal 25 al 31 maggio.

Laura Morante

Laura Morante tra gli ospiti più attesi del Sicilia Queer filmfest 2025, manifestazione cinematografica in programma a Palermo dal 25 al 31 maggio. L'attrice e regista interverrà nel corso della manifestazione insieme ai registi portoghesi Joaquim Pinto e Nuno Leonel, sperimentatori di generi uniti nel cinema e nella vita.

Il cinema di Pinto e Leonel, di cui si presenteranno per la prima volta in Italia alcuni restauri realizzati dalla Cinemateca Portuguesa, permetterà di scoprire anche il formidabile utilizzo di grandi interpreti, da Inês de Medeiros a Luís Miguel Cintra fino a Laura Morante, protagonista del secondo lungometraggio di finzione di Joaquim Pinto, Onde bate o sol (1989). L'attrice, ospite del festival e al centro di un omaggio nella sezione Retrovie italiane curata da Umberto Cantone, sarà protagonista di una conversazione pubblica che attraverserà i punti salienti della sua carriera da attrice e da regista.

Focus su Joaquim Pinto e Nuno Leonel

Partendo dalle collaborazioni di Pinto con i più grandi maestri del cinema portoghese e non solo (De Oliveira, Monteiro, Ruiz, Schroeter, Téchiné), il suo lavoro in coppia col direttore della fotografia Nuno Leonel ha dato vita a vere e proprie opere-mondo come il loro ultimo lavoro, Pathos Ethos Logos (2021).

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L'opera di Pinto e Leonel abbraccia il natio Portogallo, ma anche l'isola di São Miguel nelle Azzorre, Catalogna, Brasile, campagna e paesaggio marittimo, dove lo sguardo itinerante di questi due autori trova sempre le tracce di umanità inedite e di alternative modalità dello stare al mondo. Uno sguardo sempre presente, partecipe, empatico, di cui non si nasconde né lo shock né la meraviglia. Dai pescatori di Rabo de Peixe (2003) ai giovani ragazzi di strada di Surfavela (1996), dai misteri della costa portoghese di Uma pedra no bolso (1988) ai segreti indicibili di Onde bate o sol (1989), i due registi disegnano una mappa di possibilità, di riflessioni, di sentieri di crescita estranei alle imposizioni della storia e della cultura dominante ed eurocentrica oggetto di scoperta durante il festival siciliano.