Johnson Righeira, del duo musicale Righeira, nel 1993 venne arrestato per spaccio di droga, accusa che poi si è rivelata priva di fondamento. Il cantante è rimasto in carcere per 5 mesi, e lo scorso anno, in tv, ha raccontato i suoi giorni da detenuto, rivelando chi lo ha aiutato in carcere.
Johnson Righeira (pseudonimo di Stefano Righi) e Michael Righeira (pseudonimo di Stefano Rota) entrambi torinesi, si sono incontrati per la prima volta al Liceo scientifico Albert Einstein. Agli inizi degli anni '80 i due ragazzi hanno dato vita al duo musicale I Righeira e sono stati in grado di sfornare alcuni dei tormentoni più ascoltati di quel periodo,, che ancora oggi sono dei cult. Il loro primo successo è stato Vamos a la playa, pubblicato nella primavera del 1983, un brano che scavalcò i confini italiani, vendendo ben 3 milioni di copie in Europa. Altri successi del duo furono No tengo dinero, pubblicato nell'autunno dello stesso anno e L'estate sta finendo, con cui nel 1985 vinsero il Festivalbar.
Il duo si sciolse nel 1992, e un anno dopo, il 19 novembre 1993, Johnson Righeira fu arrestato per spaccio di droga. Con lui finì in carcere anche Silvia Lunardi, la sua convivente. Nell'ambito della stessa operazione, condotta sia in Italia che all'estero dalla squadra mobile di Padova, furono arrestate decine di persone, tra cui tre sottufficiali dell'aeronautica, con l'accusa di detenzione di droga a fini di spaccio. Le perquisizioni eseguite permisero agli investigatori di sequestrare 40 mila pastiglie di ecstasy, per un valore di oltre tre miliardi di lire, cocaina, hascisc e marijuana.
Johnson Righeira rimase in carcere per ben cinque mesi prima che il processo lo scagionasse completamente dall'accusa di spaccio. Come riportato da Repubblica, nel 1995 Stefano Righi e Silvia Lunardi furono condannati a "un anno e quattro mesi di reclusione e due milioni di multa per aver messo a disposizione la loro abitazione per alcuni droga-party". La condanna patteggiata dal cantante e la sua convivente, informa il quotidiano, fa riferimento all'operazione 1993.
Nel corso di un'intervista alla trasmissione televisiva Oggi è un altro giorno, su Rai 1, Johnson Righeira, oltre a raccontare la storia del duo che ha in qualche modo segnato la musica italiana degli anni '80, ha ripercorso brevemente anche la sua esperienza da detenuto: "Mi è crollato il mondo addosso, mi sembrava di essere in una strada senza uscita. Sono diventato pessimista, sono stati mesi di m.rda". Il cantante poi ha rivelato chi lo ha aiuto in qui giorni difficili "Le persone che erano intorno a me in quel momento, i miei compagni di cella, mi hanno aiutato molto, per certi versi un'esperienza positiva che mi ha fortificato".