Joan Didion è morta all'età di 87 anni: la giornalista, scrittrice e sceneggiatrice aveva lavorato per il cinema in occasione di film come È nata una stella e L'assoluzione.
La triste notizia è stata confermata dall'editore dell'artista al New York Times.
La scrittrice Joan Didion aveva un rapporto molto stretto con il mondo dell'arte, anche cinematografica. Nel 1968 la sua collezione di saggi Slouching Towards Bethlehem e il romanzo Play It As It Lays, poi adattato in film con star Tuesday Welod, la resero famosa per il suo modo acuto e tagliente di osservare la cultura e la popolazione americana.
Il saggio The White Album del 1979, inoltre, la fece diventare una delle più famose narratrici dei fatti storici degli anni '60 e '70.
Per il cinema Didion è stata co-sceneggiatrice di film molto amati come È nata una stella, con star Barbra Streisand, L'assoluzione, che era tratto dal romanzo scritto dal marito John Gregory Dunne intitolato Verità confessate, Panico a Needle Park e Qualcosa di personale con Robert De Niro e Robert Duvall.
I due coniugi hanno lavorato spesso insieme e Dunne ha raccontato la sua esperienza accanto alla moglie tra le pagine di Monster: Living Off the Big Screen".
Tra le opere più famose di Joan Didion ci sono i romanzi Democracy e Il suo ultimo desiderio, e saggi come The Year of Magical Thinking e We Tell Ourselves Stories in Order to Live.
La scrittrice e Dunne si era conosciuti mentre lei era impegnata in uno stage a Vogue e lui lavorava al magazine Time, sposandosi poi nel 1964.
Il nipote Griffin Dunne ha realizzato nel 2017 il documentario Joan Didion: The Center Will Not Hold, distribuito da Netflix.