Jerry Calà ricorda la sua rivincita sulla critica e i complimenti di Werner Herzog

Jerry Calà ottenne la sua rivincita sulla critica ed anche i complimenti di Werner Herzog per la sua interpretazione drammatica nel film Diario di un vizio.

Jerry Calà ha ricordato il film Diario di un vizio, l'unico in cui ha interpretato un ruolo drammatico che gli ha permesso di ottenere la sua rivincita sulla critica e ricevere i complimenti di Werner Herzog.

Venezia 2010: c'è anche Jerry Calà
Venezia 2010: c'è anche Jerry Calà

Tra poco meno di un mese, esattamente lunedì 28 giugno, Jerry Calà spegnerà settanta candeline. L'attore italiano ha approfittato di questo traguardo così tondo per ricordare il periodo d'oro della sua carriera ma anche quella volta in cui si tolse una grande soddisfazione nei confronti della critica, abituata a stroncare ogni sua interpretazione. Nel corso di un'intervista rilasciata al Quotidiano del Sud, Calà ha parlato di Diario di un vizio, il film del 1993 diretto da Marco Ferreri in cui ha ricoperto l'unico ruolo drammatico della sua carriera, ricevendo numerosi consensi da parte della critica. "Fu una rivincita per me. Fino a quel momento avevo ricevuto solo pessime recensioni per le mie interpretazioni nei film comici", ha dichiarato l'attore italiano, aggiungendo: "Dopo il Festival del Cinema di Berlino, mi invitarono a sorpresa al ristorante, entrai in una sala e trovai il gotha della critica italiana. Lietta Tornabuoni e Aldo Grasso mi dissero 'Ci scusiamo per come ti abbiamo trattato' e per me fu una grande soddisfazione".

Insomma, un momento che rimane impresso nella memoria di Jerry Calà anche a distanza di 30 anni. L'interprete di Sapore di mare ha spiegato che, sempre durante il Festival di Berlino, guardò il film in sala, seduto accanto al regista tedesco Werner Herzog. "Non lo avevo riconosciuto", ha ammesso Calà, aggiungendo: "Mi chiese se avessi dei figli, risposi di no. Allora mi disse 'Quando ne avrai uno, fagli vedere il capolavoro in cui hai recitato'". L'attore italiano ha quindi approfittato della sua recente intervista per dire di essere pronto per una nuova interpretazione drammatica, possibilità che dopo il 1993 non gli è stata più concessa. "Io sono pronto per un ruolo di questo genere, dopo il film di Ferreri non mi arrivò nessuna chiamata da alcun produttore e regista, forse perché alcuni sono miopi e mi vedevano troppo legato alla commedia, volevano andare sul sicuro", ha dichiarato Calà, concludendo col dire: "Appena mi offrirono 'Abbronzatissimi 2 - Un anno dopo' chiesi un parere a Ferreri. Mi disse perentorio che l'attore doveva fare il suo lavoro. Accettai. Forse, prossimamente, mi riavvicinerò a quel ruolo, non posso dire altro".