Gore Verbinski ha condiviso la sua opinione sull'uso dell'Intelligenza artificiale in campo cinematografico, spiegando perché è convinto che le nuove tecnologie dovrebbero essere utilizzate in modo diverso.
Il regista, che ha da poco realizzato la commedia sci-fi Good Luck, Have Fun, Don't Die, ha inoltre rivelato la sua convinzione che in futuro la qualità dei prodotti dell'IA potrebbe peggiorare progressivamente a causa dei modelli utilizzati.
L'impatto della tecnologia sull'arte
In un'intervista rilasciata a Dexerto, Gore Verbinski ha dichiarato che l'Intelligenza Artificiale è 'inevitabile': "Sta arrivando e non ci si può fare nulla. Sono allo stesso tempo apprensivo ed emozionato, [ma] è terrificante allo stesso tempo, e penso che il titolo del nostro film sia una sorta di mantra in questo momento. Puoi ignorarlo, o puoi averne paura, o puoi cavalcarlo".
Il regista ha sottolineato: "Questa è una rivoluzione, ma non riguarda i mulini a vento, la macchina a vapore o i personal computer. Questa cosa è un organismo digitale che stiamo dando alla luce, e credo che stia ereditando alcuni dei nostri difetti primordiali nel suo codice sorgente".
Tra i problemi principali, secondo il filmmaker, c'è infatti l'uso che stiamo facendo della nuova tecnologia: "Invece di cercare di risolvere il cancro o di portarci su Marte o cose del genere che potrebbero risolvere problemi reali, punta sulla narrazione, punta sulle illustrazioni, scriverà la tua canzone per te. È come dire che respirerà per te, che scoperà per te. Ti porterà via... Ci sono certe cose che dobbiamo fare come esseri umani, come sederci attorno a un falò e raccontarci storie. Perché ci porta via le cose che ci rendono fondamentalmente umani? Perché non puntare sui lavori che non vogliamo fare?".
Il futuro dell'IA
Verbinski ha quindi spiegato di essere convinto che in futuro le persone potranno chiedere all'IA, che attualmente viene usata anche per ideare 'attori virtuali' come la tanta discussa Tilly Norwood, di creare interi film con le caratteristiche che desiderano vedere, persino cose assurde come 'il Padrino con le rane parlanti'. Questo avrà però un lato negativo: "Sarà lì, sarà bello, non c'è dubbio. Ma cosa ti ha portato via? Non c'è qualcosa in noi che ci fa desiderare di creare ciò che ami?". Il regista ha ribadito: "Penso che sia strano privarci di ciò che ci rende umani".
In futuro, inoltre, la qualità dei prodotti offerti dall'IA potrebbe peggiorare progressivamente: "Penso che forse succederà qualcosa di veramente interessante, perché ha assorbito così tanto da Internet e sta sputando così tante cose, così velocemente, nuovamente sulla rete, al punto che sta iniziando a bere la sua stessa pipì. E penso che si assisterà a una piccola svolta. Diventerà piuttosto surreale, molto rapidamente. Vorrei comprare un'Enciclopedia Britannica pre-IA, solo per averla, per dire 'Una volta sapevamo tutte queste cose!'".