Secondo il New York Post e il Daily News, le due testate che hanno recentemente diffuso la causa di morte di Frank Vallelonga Jr., l'attore di Green Book sarebbe stata l'ennesima vittima di una droga che sta causando decine di migliaia di morti: l'ufficio del medico legale di New York City ha concluso nel rapporto dell'autopsia che Vallelonga "è morto per overdose accidentale di fentanyl e cocaina".
L'attore, 60 anni, è stato trovato morto fuori da una fabbrica di produzione di lamiere a Hunts Point, nel Bronx, poco prima delle 4 del mattino dello scorso 28 novembre. La polizia all'epoca aveva rivelato soltanto che l'attore era apparentemente morto per un overdose e che il suo corpo era stato gettato fuori da un veicolo.
L'ufficio del medico legale ha stabilito lunedì che la morte dell'attore è stata accidentale ed è stata causata da "un'intossicazione acuta dovuta agli effetti combinati di fentanyl e cocaina". Come sappiamo, questa sostanza spaventosamente letale viene ormai utilizzata per tagliare droghe come la cocaina, l'eroina e l'ecstasy e per questo motivo è divenuta la causa di una miriade di overdose accidentali.
Il padre dell'attore morto, Frank Vallelonga Sr., era il buttafuori di Copacabana noto come "Tony Lip", uno dei personaggi principali del film Green Book: la pellicola racconta la storia dell'anziano Vallelonga, noto per aver lavorato come autista per il pianista afroamericano chiamato Don Shirley quando i due attraversarono insieme il sud segregato nel 1962. Vallelonga Sr., scomparso nel 2013, è stato interpretato da Viggo Mortensen e suo figlio Frank è apparso nel film vincitore dell'Oscar nei panni di suo zio, Rudy Vallelonga.