Francis Ford Coppola risponde alle accuse di molestie sul set di Megalopolis: "Non sono espansivo"

Il regista Francis Ford Coppola ha risposto in un'intervista alle accuse di molestie che gli sono state rivolte da alcune comparse di Megalopolis.

Una foto di Francis Ford Coppola

Prima del debutto al Festival di Cannes del film Megalopolis, Francis Ford Coppola era stato accusato di molestie e il regista, in un'intervista rilasciata al New York Times, ha ora commentato quanto accaduto.
Sul The Guardian era stato pubblicato un articolo in cui si parlava del "comportamento caotico" che avrebbe avuto durante le riprese di Megalopolis, sostenendo inoltre che avesse obbligato delle donne a sedersi sulle sue ginocchia e che aveva provato a baciare delle controfigure.

La replica di Francis Ford Coppola

Rispondendo alle domande della critica Manohla Dargis, Francis Ford Coppola ha inizialmente risposto parlando di sua madre Italia, sostenendo: "Mia madre mi ha detto che se fai un'avance a una donna, vuol dire che le manchi di rispetto, e non ho certamente mancato di rispetto alle ragazze per cui avevo una cotta".

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Coppola a Cannes

Il regista ha poi dichiarato: "Non amo il contatto fisico. Sono troppo timido".

Coppola avrebbe quindi aggiunto che c'era una foto con una "delle ragazze che avrebbe baciato sulla guancia che era stata scattata dal padre della giovane", aggiungendo inoltre che la conosceva da quando aveva 9 anni.

La spiegazione di quanto accaduto

Il produttore esecutivo Darren Demetre, dopo la pubblicazione dell'articolo di The Guardian, aveva dichiarato che non era stato informato di nessuna lamentela legata a molestie o comportamento inappropriato durante le riprese. Nella sua risposta, tuttavia, aveva spiegato che durante la realizzazione di una scena in stile Studio 54 il filmmaker aveva cercato di spiegare lo spirito della scena e creare l'atmosfera giusta dando degli abbracci gentili e baci sulla guancia al cast e alle comparse: "Era il suo modo per aiutare a ispirare e a creare l'atmosfera del club, che era così importante per il film".