Emma Watson il suo post pro-Palestina e la solidarietà delle star di Hollywood

Emma Watson è intervenuta con una sua opinione sul conflitto israelo-palestinese e ha postato una foto pro-Palestina che le è costata numerose critiche; Hollywood si è mobilitata a suo favore.

La scorsa settimana, Emma Watson ha postato su Instagram una foto pro-Palestina e ha ricevuto numerose critiche dai suoi fan. Hollywood si è immediatamente mobilitata dando vita a una dichiarazione ratificata da ben 40 star a supporto dell'attrice protagonista del franchise di Harry Potter.

Come riportato da Indiewire, Emma Watson ha postato su Instagram una fotografia che raffigura una manifestazione pro-Palestina e la scritta "La solidarietà è un dovere". Tale post a favore dei diritti dei palestinesi è stato tacciato da molti di antisemitismo. A scendere in difesa della protagonista del franchise di Harry Potter è stata una lettera di Artists for Palestine UK, ratificata da 40 artisti di Hollywood.

La lettera recita: "Ci uniamo a Emma Watson nell'affermare che 'La solidarietà è un dovere', inclusa quella per i cittadini palestinesi che lottano per veder riconosciuti i propri diritti dalla comunità internazionale". Ad aver firmato la dichiarazione sono stati attori, attrici e registi quali Mark Ruffalo, Susan Sarandon, Jim Jarmusch, Viggo Mortenson, Gael García Bernal, Asif Kapadia, Ken Loach, James Schamus, Ramy Youssef, Mira Nair e Peter Capaldi . Il gruppo accusa il governo israeliano di sfruttare il suo potere militare per attuare politiche razziste e sfollare le persone dalle loro case. La dichiarazione denuncia anche ampiamente tutte le forme di razzismo, compreso l'antisemitismo e l'islamofobia.

La frase "La solidarietà è un dovere" è una citazione della studiosa femminista Sara Ahmed, che ha detto: "La solidarietà non presuppone che le nostre lotte siano le stesse lotte, o che il nostro dolore sia lo stesso dolore, o che la nostra speranza sia per lo stesso futuro. La solidarietà implica impegno, e lavoro, così come il riconoscimento del fatto che anche se non abbiamo gli stessi sentimenti, o le stesse vite, o gli stessi corpi, viviamo su un terreno comune".

L'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha criticato Emma Watson e ha twittato: "La finzione può funzionare in Harry Potter ma non funziona nella realtà. Se funzionasse, la magia usata nel mondo dei maghi potrebbe eliminare i mali di Hamas (che opprime le donne e cerca l'annientamento di Israele) e dell'AP (che sostiene il terrorismo)". Altre ex figure politiche israeliane hanno fatto eco a sentimenti simili, accusando Watson di nascondersi dietro l'antisemitismo per criticare una nazione legittima che si è semplicemente difesa dal terrorismo.