Eddie Murphy non ride nei film da quarant'anni. Ovvero, dall'uscita nelle sale del primo capitolo di Beverly Hills Cop. A spiegare meglio questo aspetto del successo è stato proprio l'attore in una recente intervista per il lancio di Un piedipiatti a Beverly Hills - Axel F.
La star sostiene di essere stato praticamente costretto a smettere di fare la sua risata perché diventata eccessivamente iconica e riconoscibile in seguito all'enorme successo del film del 1984, che lanciò definitivamente la sua carriera.
Stop alle risate
"Negli anni '80 pensavo di non voler essere conosciuto per una risata" ha spiegato Murphy, ricordando che i comici dell'epoca sottolineavano sempre questo dettaglio comico quando lo imitavano "Facevano solo quella risata. Mi dissi 'Sai che c'è, smetterò di ridere così'. Mi sono costretto a smettere di ridere, il che è davvero una cosa innaturale. Tu ridi e ad un certo punto smetti di ridere in quel modo. E ora non rido più così".
Nonostante questa scelta personale, la risata di Eddie Murphy è diventato uno dei suoi tratti riconoscibili, alla quale ha contribuito in italiano il doppiaggio di Tonino Accolla:"Di imitazioni ne fanno troppe, anche adesso. Se dici di fare una mia imitazione faranno quella risata. Parleranno come me, e parleranno come Ciuchino [il personaggio di Shrek doppiato da Murphy]. Se dici di fare Eddie Murphy dicono 'Ehi, come va' e poi una risata esagerata. Sembra così ma quello non sono io".
Eddie Murphy è tornato nel ruolo di Axel Foley nel nuovo capitolo cinematografico di Beverly Hills Cop, disponibile da domani sulla piattaforma streaming di Netflix. Nel cast spiccano le new entry Joseph Gordon-Levitt nel ruolo del nuovo partner di Foley, Bobby Abbott, Kevin Bacon e Taylour Paige mentre torneranno volti conosciuti del franchise come John Ashton e Judge Reinhold. La saga venne inaugurata esattamente quarant'anni fa con Beverly Hills Cop.