Coronavirus, le dichiarazioni di Roberto Burioni in ordine cronologico (video)

Le dichiarazioni in ordine cronologico e del virologo Roberto Burioni durante le sue apparizioni alla trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa.

Che tempo che fa risponde alle polemiche che girano in questi giorni sui social, alimentate anche da alcuni giornalisti, secondo cui il virologo Roberto Burioni avrebbe sottovalutato l'arrivo in Italia del Coronavirus. La RAI ha contestualizzato le dichiarazioni del virologo. Sulle pagine social del programma ha rilasciato un video che presenta in ordine di data (dal 26 gennaio all'8 marzo) e per esteso le sue affermazioni, compresa quella del 2 febbraio.

26 Gennaio

Nel suo primo intervento alla trasmissione di Fabio Fazio, il virologo Roberto Burioni diceva "Non bisogna andare in Cina, chi è tornato da quel paese e accusa disturbi respiratori non deve andare in ospedale ma chiamare il 118. Ho consigliato al Ministero di creare un'unita di crisi che si rechi a casa dei sintomatici perché non bisogna uscire di casa, l'unica arma che abbiamo per non diffonderlo. Dobbiamo essere pronti all'eventualità che arrivi anche da noi".

3 febbraio

Parlando delle scelte prese in quel periodo Burioni dichiarava "Alcune scelte possono essere criticate, davanti all'emergenza ci sta la possibilità di sopravvalutare o sottovalutare. In una situazione come questa è immensamente meglio sopravvalutare. Il ministro ha atto bene ha intraprendere delle reazioni energiche. Io ritengo che in questo momento il rischio di contrarre il virus è zero, perché il virus non circola. Le persone in giro con le mascherine?, sarà per l'inquinamento, al momento il virus in Italia non sta circolando, Questo perché si stanno prendendo delle precauzioni".

9 febbraio

Rispondendo a chi paragonava il Coronavirus ad un'influenza il virologo affermava "Un'epidemia influenzale dà sintomi meno gravi, soprattutto dà delle sindromi in persone che stanno molto male con patologie pregresse, abbiamo visto che i due cinesi ricoverati allo Spallanzani erano due sessantacinquenni in buona salute"

8 marzo

Roberto Burioni ancora una volta mette in guardia chi cerca di sminuire la pericolosità del Covid-19 "Paragonare questo virus ad un'influenza e come paragonare un petardo ad una bomba a mano. Questo virus non è influenza, è sotto gli occhi di tutti centinaia di morti, reparti di rianimazione strapieni"