Citizen Penn, il documentario sul regista e sul suo tentativo di aiutare le comunità in difficoltà, ha ora un nuovo epilogo per spiegare come l'attore e regista è stato impegnato con le sue attività benefiche durante la pandemia.
I realizzatori del materiale che è stato realizzato e verrà proposto sul grande schermo hanno rivelato a Variety come si è lavorato su questo nuovo capitolo della storia.
Il regista di Citizen Penn, Don Hardy, ha parlato più volte con il produttore Shawn Dailey della situazione e Sean Penn è stato quindi mostrato mentre lavorava con successo collaborando con verie organizzazioni: l'attore negli ultimi mesi, insieme ha sostenuto le attività di varie organizzzioni, tra cui CORE. L'attore e regista è inoltre una delle star che hanno contributo a realizzare dei punti di incontro dove effettuare i test per controllare la propria positività al COVID-19. Le immagini sono state realizzate a New York, Chicago, Los Angeles, Oakland e New Orelans.
I nuovi titoli di coda sono inoltre sulle note del brano Eden: to find love scritto da Linda Perry e interpretato da Bono.
La sequenza finale è stata ideata per sensibilizzare gli spettatori sull'importanza di usare mascherine protettive e riflettere sui problemi della sanità che hanno contribuito a far scivolare gli Stati Uniti verso le migliaia di morti per Coronavirus.
Citizen Penn, documentario in cui si segue Sean Penne durante le sue attività benefiche, avrebbe dovuto debuttare al Tribeca Film Festival, poi cancelatto.
Il regista ha spiegato: "Siamo stati in grado di sfruttare a nostro vantaggio il tempo in più a disposizione che ci ha permesso di mostrare i modi in cui Sean e la sua organizzazione si stanno adattando alla necessità di effettuare test medici". Il nuovo materiale, secondo quanto dichiarato dal regista, è talmente tanto e così ricco da poter, se ci fosse la volontà, realizzare un altro film. Hardy ha sottolineato in modo ironico: "Scherziamo sul fatto che dovremmo realizzare Citizen Penn: the COVID Years. Ma è davvero possibile che realizzeremo un altro film".
Nel lungometraggio attualmente si dà grande spazio all'impegno del regista e attore a Haiti dopo il terremoto che nel 2010 ha devastato l'area.