Emerald Fennell ha parlato per la prima volta del suo già controverso adattamento cinematografico del romanzo di Emily Brontë del 1847, Cime tempestose, che vedrà protagonisti Margot Robbie e Jacob Elordi.
Durante un panel al Brontë Women's Writing Festival in Inghilterra, venerdì, la regista di Saltburn e Una donna promettente ha raccontato di aver voluto che il film - con Robbie nel ruolo di Cathy ed Elordi in quello di Heathcliff - trasmettesse la stessa sensazione che provò leggendo il libro per la prima volta da adolescente.
"Volevo realizzare qualcosa che mi facesse sentire come allora, il che significa che si tratta di una risposta emotiva a un'opera", ha spiegato Fennell, secondo quanto riportato dalla BBC. "È qualcosa di primordiale, sessuale".

Cime Tempestose, lo scandalo dopo il primo trailer
Il primo trailer dell'adattamento, diffuso all'inizio di questo mese, ha sicuramente restituito quell'atmosfera che Fennel descrive. Nelle immagini si vedono mani che impastano il pane in modo allusivo, il sudore che scivola lungo la schiena di Elordi, un dito infilato nella bocca di un pesce e molte scene di corsetti strappati, il tutto accompagnato da una versione remixata di Everything Is Romantic di Charli XCX.
Il teaser ha acceso un dibattito acceso sul film, con alcuni che lo hanno definito eccessivamente erotico. Fennell, però, non è d'accordo: "In questo libro c'è un'enorme quantità di sadomaso. C'è un motivo se la gente ne rimase profondamente sconvolta [alla pubblicazione]".
E ha aggiunto: "Lavorarci è stato un esercizio quasi masochistico, perché lo amo così tanto, ma lui non può ricambiare il mio amore, e devo convivere con questo. È stato doloroso, ma credo in un modo molto utile".

Una responsabilità importante: "È molto personale"
Fennell ha dichiarato di essere consapevole della "grande responsabilità" di adattare un romanzo che è già stato portato sullo schermo diverse volte. "So che se lo avesse fatto qualcun altro, sarei furiosa", ha aggiunto. "È un materiale molto personale per tutti. È molto illecito. Penso che il modo in cui ci relazioniamo ai personaggi sia molto intimo, quasi privato". Pur avendo scelto di prendersi qualche libertà in altre parti, Fennell - che ha anche scritto la sceneggiatura del film - ha sottolineato di aver mantenuto gran parte dei dialoghi originali di Brontë.
"Ero davvero determinata a preservare quanto più possibile dei suoi dialoghi, perché i suoi dialoghi sono i migliori di sempre", ha detto. "Non potrei migliorarli, e chi mai potrebbe?".