Non le ha mandate certo a dire alla RAI Federica Sciarelli, che sarebbe dovuta tornare con Chi l'ha visto lo scorso 10 gennaio per la prima puntata del 2024. E che è stata invece costretta a una settimana di pausa dalla decisione di trasmettere il documentario sulle Frecce Tricolori. Proprio di mercoledì sera, proprio su Rai 3, proprio al posto della trasmissione che più rappresenta ciò che la RAI dovrebbe essere: servizio pubblico.
Una decisione scellerata che non ha certo premiato dal punto di vista degli ascolti, perchè le Frecce Tricolori hanno racimolato, mercoledì scorso, appena 873 mila spettatori, pari al 4,3% di share. E Federica Sciarelli ha punto la RAI anche sul flop di pubblico con quella frase: "Iniziamo subito con le emergenze, dalle Frecce Tricolori a Chi l'ha Visto è stato un soffio. Anche noi voliamo alto, anzi con voi voleremo altissimi in questo nuovo anno". I dati di oggi le hanno dato ragione. Con una puntata dedicata a due casi non recentissimi - Luigi Celentano, noto come Giggino Wifi, scomparso 5 anni fa, e quello di Ketty Skerl, scomparsa a Roma nel 1984 all'età di 17 anni -, il ritorno di Chi l'ha visto è stato salutato da 1.678.000 spettatori pari al 10,3% di share. Praticamente il doppio.
Uno sfogo giusto, dunque, quello di Federica Sciarelli soprattutto perchè una trasmissione come Chi l'ha visto, oltre a essere una delle più longeve in RAI, ha bisogno, per la sua natura investigativa, di una certa continuità. Qualcosa che neppure Sanremo può interrompere: anche nel 2024, infatti, il programma che si occupa di persone scomparse e casi di cronaca andrà regolarmente in onda nella settimana del Festival.