Chef Rubio, critiche al mondo delle star: “Si finge letizia, e poi molti pippano”

Chef Rubio ha lanciato pesanti critiche al mondo dello spettacolo, prendendosela in particolare con gli chef stellati e i talent culinari.

Chef Rubio piace per la sua franchezza ma le pesanti critiche lanciate contro il mondo dello spettacolo, gli chef stellati e i talent culinari, questa volta, non sono passate di certo inosservate, scatenando una discreta polemica. E proprio mentre, sul canale Nove, è ripartito il suo Camionisti in trattoria con la terza edizione.

Chissà se a scatenare la sua riflessione è stato l'avvicinamento a un mondo, quello dei camionisti, tanto lontano da quello patinato della TV. Certo è che Chef Rubio, al secolo Gabriele Rubini, non è mai stato estraneo alle critiche indirizzate all'universo dell'entertainment che tanto piace ad alcuni suoi colleghi, ma durante una recente intervista con Il Fatto non si è proprio risparmiato, dichiarando: "Il mondo della star è estremamente debole, falso, grottesco, eppure a tutti va bene così. Si finge la letizia, il benessere, si cerca di piallare le differenze per mantenere l'equilibrio precostituito. E sì, ancora molti pippano [...] Per fortuna io li frequento poco e non vado quasi mai negli studi".

In effetti Camionisti in trattoria 3 - il suo nuovo viaggio gastronomico on the road in 8 episodi, in onda ogni domenica sul Nove alle 21:25 - porterà il buon Chef Rubio più lontano che mai dal mondo artefatto della TV. E anche da quello dei ristoranti di lusso e dai cuochi stellati, a cui Gabriele dedica un pensiero non proprio carino: "Questa voglia di alcuni chef di stare su un piedistallo a giudicare non la sopporto!". E la poca stima si estende ai concorrenti: "Trovo che sia da coglioni andare in tv per gareggiare sul cibo, e non lo sopporto questa retorica secondo la quale esci migliore da quell'esperienza". Facciamo nomi e cognomi: c'è qualcuno che proprio non sopporta? "Vissani, rispetto a quell'uomo io non nutro un briciolo di stima".

Nelle nuove puntate al seguito dei suoi camionisti, Chef Rubio percorrerà molti km, e non solo nelle regioni italiane, alla ricerca delle trattorie leggendarie da camionista appunto, quelle in cui, per intenderci, le porzioni non sono "da assaggio". La cosa che preferisce di questi posti? Il fatto che la cucina, molto spesso, ricordi quella di casa, che è sempre la migliore, in barba a tutti i ristoranti esclusivi e a qualunque chef che osi sostenere il contrario: "Ma andassero a quel paese: mangiare fuori fotte le persone, lo dicono solo per fare cassa".