Camillo Milli è morto all'età di 92 anni a Genova, la città in cui si era trasferito da tempo. La notizia è stata diffusa dalla famiglia. Milli era malato ed era ricoverato in un ospedale della città ligure. L'attore è stato tra i caratteristi più conosciuti della commedia all'italiana e viene ricordato per il suo ruolo di presidente della Longobarda nel cult L'allenatore nel pallone.
Nato a Milano il l'1 agosto 1929, Camillo Milli ha iniziato la sua carriera di attore nel 1951 al Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Giorgio Strehler. In seguito si è esibito al Teatro Stabile di Genova dove si è specializzato nel repertorio di Carlo Goldoni. Milli è stato anche uno degli attori preferiti di Dario Fo che lo ha voluto nella sua compagnia sia a teatro che in televisione, dove ha recitato in La signora è da buttare e Parliamo di donne.
Camillo Milli ha esordito come attore cinematografico nel 1955 con il film Ragazze d'oggi di Luigi Zampa. In seguito, dopo aver partecipato al film Il caso Mattei di Francesco Rosi, ha recitato nella pellicola in nome del Papa Re di Luigi Magni. Negli anni '70 e '80 ha partecipato come caratterista a numerosi film della commedia all'italiana, ha affiancato Alberto Sordi ne Il marchese del Grillo, Paolo Villaggio in due film della saga di Fantozzi (Fantozzi contro tutti e Fantozzi subisce ancora) e nel film Sogni mostruosamente proibiti. Nel 1984 è stato Borlotti nel film L'allenatore nel pallone, Camillo Milli ricopriva il ruolo di presidente della Longobarda, la squadra neo promossa in serie A che chiamò sulla sua panchina l'inesperto Oronzo Canà, interpretato da Lino Banfi. L'ultima sua apparizione sul grande schermo risale al 2015 con il film Si accettano miracoli diretto da Alessandro Siani.
In televisione Camillo Milli ha lavorato nella miniserie Padre Pio di Carlo Carlei e nella soap CentoVetrine, dove ricopriva il ruolo di Ugo Monti. Ha partecipato ad un episodio delle serie televisive Un passo dal cielo e Un medico in famiglia. Sul piccolo schermo dal 1957 al 1963 ha preso parte al famoso carosello della China Martini, insieme ad Ernesto Calindri e Franco Volpi.