Ave Mujica, il caso: le tensioni tra Cina e Giappone aumentano per uno spettacolo dal vivo legato all'anime

L'industria anime giapponese sta vivendo un momento in bilico a causa di tensioni sempre più tese tra Cina e Giappone: concerti, spettacoli e produzioni finiscono per riflettere fratture geopolitiche che nulla hanno a che vedere con la musica o l'animazione.

Una scena di Ave Mujica

Un episodio avvenuto durante un concerto legato alla serie anime di BanG Dream Ave Mujica riporta al centro le tensioni tra Giappone e Cina, mostrando come l'intrattenimento anime stia diventando, suo malgrado, uno spazio esposto a conflitti politici e derive xenofobe.

L'incidente di Ave Mujica e la risposta di Bushiroad

Le conseguenze delle recenti dichiarazioni della nuova primo ministro giapponese Sanae Takaichi nei confronti della Cina continuano a propagarsi, raggiungendo anche il cuore dell'intrattenimento dal vivo. Dopo la cancellazione di numerosi eventi in territorio cinese, ora l'attenzione si sposta sul Giappone, dove persino concerti ispirati agli anime rischiano di diventare terreno di scontro politico.

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Il 14 dicembre, durante il sesto concerto a Tokyo di BanG Dream Ave Mujica, un membro del pubblico ha urlato in cinese "Va..anculo a tua madre, Sanae Takaichi", un insulto diretto e violento che ha immediatamente attirato l'attenzione sui social. Il video dell'episodio ha iniziato a circolare rapidamente su X, innescando una reazione a catena che ha coinvolto direttamente Takaaki Kidani, CEO di Bushiroad, società chiave dietro il franchise.

Kidani ha inizialmente commentato il filmato annunciando una riunione interna d'emergenza, salvo poi cancellare il post originale a causa della natura estremamente polarizzante delle reazioni. In un messaggio successivo, più ponderato, ha chiarito la posizione dell'azienda: "Grazie per la vostra opinione, ma la nazionalità non ha nulla a che fare con l'essere dei facinorosi. Non tollereremo mai chi sporca lo spazio meraviglioso condiviso da artisti e pubblico".

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Kidani ha poi aggiunto: "Discuteremo con le varie parti e valuteremo delle contromisure. Chiediamo comprensione. Vorrei che il mondo potesse diventare pacifico sotto ogni aspetto. Anche l'intrattenimento può svolgere il ruolo di catalizzatore, a volte". Al momento, né le componenti di Ave Mujica né il franchise BanG Dream hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'accaduto, lasciando la vicenda sospesa in un silenzio carico di tensione.

L'industria anime tra cancellazioni, mercato cinese e nervi scoperti

L'episodio di Tokyo non è isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio di attriti crescenti tra Giappone e Cina. La promessa di Sanae Takaichi di reagire duramente a un'eventuale azione militare cinese contro Taiwan ha avuto ripercussioni immediate sul settore culturale. Numerosi spettacoli giapponesi programmati in Cina sono stati cancellati, spesso senza spiegazioni dettagliate, ma sempre accompagnati da formule come "circostanze inevitabili".

La cantante Maki Otsuki, nota per il brano Memories di One Piece, è stata addirittura accompagnata fuori dal palco durante una sua esibizione al Bandai Namco Fest di Shanghai. Ancora più eclatante il caso di Pretty Guardian Sailor Moon The Super Live 2025, che ha annullato completamente tutte le date cinesi dopo una prima cancellazione a Pechino.

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Sul fronte cinematografico, le tensioni sembrano aver inciso anche sulla distribuzione di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Movie: Infinity Castle. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, è opinione diffusa che il film non abbia ottenuto un'estensione della programmazione nelle sale cinesi proprio a causa del clima politico. Alcuni analisti avevano inizialmente ipotizzato un incasso globale vicino al miliardo di dollari, anche grazie al mercato cinese, ma secondo esperti come Luiz Fernando quelle stime erano irrealistiche. Resta il fatto che, pur con risultati solidi, il potenziale commerciale del film è stato limitato da fattori esterni all'opera stessa.a bruscamente. Concerti, musical e film anime si trovano ora a navigare un territorio instabile, dove la passione dei fan convive con tensioni internazionali sempre più difficili da ignorare.