Nuovo capitolo dell'Ares Gate: il produttore Alberto Tarallo avrebbe falsificato il testamento di Teo Losito. La Procura di Roma ha disposto il sequestro di beni a Tarallo per 5 milioni di euro. Secondo l'ipotesi investigativa il produttore avrebbe contraffatto il documento per frodare i legittimi eredi del compagno.
Teo Losito è stato ritrovato morto l'8 gennaio 2019 nella sua casa di Roma, il suo suicidio era stato archiviato ma una conversazione tra Rosalinda Cannavò, in arte Adua Del Vesco, e Massimiliano Morra ha messo in moto la macchina della giustizia. Durante una delle prime settima del Grande Fratello Vip 5 l'attrice aveva rivelato che un personaggio avrebbe spinto Losito a togliersi la vita. "No suicidio, io direi istigazione al suicidio" aveva detto parlando della morte del produttore. Per la Procura di Roma il personaggio di cui si parlava nella casa del reality è Alberto Tarallo.
Teo Losito e Alberto Tarallo avevano fondato l'Ares Film, i due, partner sul lavoro e nella vita privata, hanno scritto e prodotto molte fiction di successo andate in onda soprattutto su Mediaset, questo fino alla chiusura della società, dichiarata fallita nel 2019. Dopo le confessioni catturate durante il reality, la Procura di Roma ha deciso di aprire un'inchiesta, Albero Tarallo risulta indagato per istigazione al suicidio, accuse che ha sempre respinto con forza. Lo scorso ottobre il Pubblico Ministero aveva disposto la perizia sul testamento scritto dal produttore suicida e sulle lettere scritte dallo stesso Teodosio ad Alberto Tarallo.
Secondo le ultime notizie il testamento in cui Losito ha lasciato tutto il suo patrimonio all'ex compagno sarebbe stato falsificato "imitandone la calligrafia e la firma". Il produttore è indagato per falsità in testamento olografo e falsità in scrittura privata, la guardia di finanza ha sequestro beni intestati ad Alberto Tarallo per un valore di circa 5 milioni euro che comprendono auto, immobili e terreni. Secondo l'ipotesi di reato, Tarallo avrebbe scritto con le proprie mani il testamento, depositato presso lo studio di un notaio, per acquisire titolarità di tutti i beni, arrecando un danno agli eredi legittimi. Anche le lettere lette da Alberto Tarallo quando ha partecipato alla trasmissione 'Non è l'Arena' sarebbero state scritte dallo stesso produttore, in esse ricordiamo che si evidenziavano dei problemi di depressione da parte di Teo Losito, che chiedeva scusa al compagno "per questo epilogo che so che ti farà soffrire".
Carlo Villani, il Pubblico Ministero che conduce l'inchiesta, durante le sue indagini ha sentito molti attori legati alla Ares, oltre a Rosalinda Cannavò e Massimiliano Morra, ha ascoltato Barbara D'Urso, Eva Grimaldi, Giuliana De Sio, Nancy Brilli, Manuela Arcuri e Gabriel Garko.