Angelo Guglielmi, 93 anni, è morto nella notte tra il 10 e l'11 luglio a Roma: nella sua lunga carriera di dirigente RAI ha coperto il ruolo di direttore di RAI 3 lanciando personaggi come Michele Santoro, Fabio Fazio e Serena Dandini. Secondo le prime notizie, si sarebbe spento nel sonno.
Angelo Guglielmi era nato ad Arona, in provincia di Novara il 2 aprile 1929, nel 1951 si era laureato in lettere all'Università di Bologna. Dopo aver insegnato, vinse il concorso per la Rai del quale seppe grazie alla madre, come ha raccontato nel libro Racconti sparsi "Mia madre ascoltando alla radio Il motivo in maschera condotto da Mike Bongiorno viene a conoscenza che la Rai ha bandito un concorso per autori e programmisti in vista dell'inaugurazione della televisione italiana". All'interno dell'azienda di Stato fu capostruttura di RAI 1, tra il 1964 e il 1967 ideò una trilogia televisiva basata sulla vita di tre grandi personaggi della cultura italiana: Vita di Michelangelo, Vita di Dante e Vita di Cavour A lui si deve l'ideazione di Bontà Loro, la trasmissione che fece conoscere Maurizio Costanzo al grande pubblico.
Walter Veltroni lo chiamò alla guida di RAI 3 dove coprì il ruolo di Direttore dal 1987 al 1994, Angelo Guglielmi portò la terza rete a successi mai ottenuti prima, sotto la sua direzione il rating della rete passò dall'1% al 10%. In questo periodo nascono programmi diventati cult come Telefono Giallo Samarcanda, Un giorno in pretura, Mi manda Lubrano, La Tv delle ragazze, Blob, Chi l'ha visto?, Avanzi, Quelli che il calcio, che dal 1998 passa a Rai 2, Tunnel e Storie Maledette. Parallelamente furono lanciati personaggi come Corrado Augias, Michele Santoro, Donatella Raffai, Antonio Lubrano, Serena Dandini, Fabio Fazio, Piero Chiambretti, Daniele Luttazzi, Franca Leosini e Maurizio Mannoni.
Angelo Guglielmi ha ricoperto il ruolo di assessore alla cultura del comune di Bologna sotto la guida del sindaco Cofferati, ha collaborato con il Paese Sera, il Corriere della Sera, L'Espresso, La Stampa e Ilfattoquotidiano.it.
Ha scritto numerosi libri, tra questi ricordiamo Avanguardia e sperimentalismo, Il piacere della letteratura, Trent'anni di intolleranza (mia), Il romanzo e la realtà: cronaca degli ultimi sessant'anni di narrativa italiana, Senza rete. Il mito di Rai Tre 1987-1994, scritto con Stefano Balassone suo vice alla guida di Rai 3 e Sfido a riconoscermi.