Aldo, Giovanni e Giacomo: i retroscena sulle censure, i bulgari e le risate clericali

Durante un'intervista del Corriere, Giacomino Poretti, di Aldo, Giovanni e Giacomo, ha parlato delle censure che il trio ha subito all'inizio degli anni '90, raccontando alcuni aneddoti esilaranti.

Giacomino Poretti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, durante un'intervista di questa settimana pubblicata sul Corriere della Sera, ha svelato alcuni retroscena inerenti alle censure che i famosi comici hanno dovuto affrontare, specialmente all'inizio della loro carriera, menzionando anche personaggi esilaranti come "i bulgari" e le risate del cardinale Tagle.

Giacomino ha esordito racontando un aneddoto relativo alle censure: "Mi ricordo qualcosa in proposito, ai tempi di Cielito lindo, era il 1993, quando facevamo i vecchietti, dedicammo un 'sai che?' a Sandra Milo, che aveva già 60 anni. La battuta era: sai che Sandra Milo è incinta? E sai cosa ha detto il figlio appena è nato? Ciao nonna! Una cosa innocente, giocata sul fatto che con la provetta si poteva fare un figlio a qualsiasi età. Ci avvertirono: se lo dite chiudiamo il programma. Cedemmo."

Alla domanda del giornalista: "Chi erano e com'erano nati i personaggi dei bulgari?" il comico ha risposto: "Beh, quando facevamo i bulgari mi divertivo come un matto! All'inizio si chiamavano gli albanesi. Poi, prima di una puntata di Mai dire Gol successe una tragedia nel mare e la Gialappa's suggerì di cambiare nome per rispetto. Nacquero da una vacanza-lavoro a Zanzibar, dove io non potei andare perché ero malato. Aldo e Giovanni tornarono pazzi per questi acrobati locali scarsissimi. Decisero di farne la parodia. Tenga conto che loro due sono acrobati veri, hanno frequentato la Scuola di Mimo dell'Arsenale."

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Giacomino Poretti ha concluso l'intervista parlando del momento più bello di tutta la sua carriera: "Dopo l'Expo il cardinale Scola, allora arcivescovo di Milano, mi commissionò una serata in piazza Duomo sul tema dell'alimentazione. Ero teso perché avevo scritto un pezzo molto divertente, ma pieno di riferimenti biblici un po' forzati, con Giacobbe, Esaù... Il cardinale mi fece i complimenti. Ma il giorno dopo la vera soddisfazione fu vedere le foto con il cardinale Tagle che rideva a crepapelle! Un filippino, capisce? Comicità senza confini!."