Addio a Robert Bernocchi: il "cineguru" si è spento a soli 49 anni

Addio a Robert Bernocchi, una mente brillante che ha dato voce ai numeri del cinema, spentosi a soli 49 anni a pochi giorni dal suo compleanno.

Una foto di Robert Bernocchi

La redazione di Movieplayer.it si unisce al ricordo del collega Robert Bernocchi, che nel mondo dell'analisi cinematografica e del business legato all'industria dell'intrattenimento, era una delle sue menti italiane più brillanti: Robert Bernocchi si è spento sabato 15 marzo 2025, a pochi giorni dal suo 50° compleanno.

Robert Bernocchi: chi era la voce dei numeri del cinema

Robert Bernocchi era, prima di tutto, un uomo di numeri, ma quei numeri non erano mai freddi. Attraverso le sue analisi, riusciva a cogliere il battito vitale dell'industria cinematografica, scovando dettagli e connessioni che sfuggivano agli altri. Il suo primo articolo su Cineguru, pubblicato il 1° marzo 2017, affrontava un tema ancora attuale: Quanto fanno incassare gli Oscar? Da allora, ha firmato 1.772 articoli, concludendo il suo percorso professionale lo scorso 27 gennaio, quando la malattia scoperta durante Ciné 2023 lo ha costretto a fermarsi.

Catherine Zeta-Jones
Uno scatto dagli Oscar del passato

Nonostante le difficoltà, Robert ha sempre mantenuto la sua inconfondibile lucidità, perfino nelle ultime conversazioni, quando il suo pensiero continuava a gravitare attorno a film, incassi e previsioni di mercato.

Oltre a essere un analista appassionato e competente, Robert era una figura di riferimento per il mondo del cinema e dei media. Il suo progetto più recente, la newsletter The Big Picture, aveva l'obiettivo di creare uno spazio personale in cui poter esprimere liberamente le sue idee, con uno stile critico ma sempre costruttivo.

Nel 2021 aveva dato vita a un podcast, nato dalla voglia di ripartire dopo la pandemia. Con oltre 200 puntate registrate, ha rappresentato un nuovo modo di comunicare l'analisi cinematografica, raggiungendo un pubblico che andava dagli esperti di settore a semplici appassionati.

L'eredità di un pensatore libero

Chi ha conosciuto Robert sa bene quanto fosse esigente, rigoroso e privo di qualsiasi autoreferenzialità. Non si lasciava influenzare dalle mode del momento, ma cercava sempre di andare oltre, interrogandosi su dati e tendenze con una profondità rara. Anche quando il dibattito sull'intelligenza artificiale metteva in discussione il ruolo dell'analisi umana, lui dimostrava con il suo lavoro quanto la mente critica resti insostituibile.

Robert Bernocchi lascia un vuoto enorme, non solo come professionista ma anche come persona. Lo ricorda così Davide Dellacasa, che con lui ha condiviso un percorso fatto di numeri, confronti e reciproca stima: "Robert era uno dei pochi con cui confrontarsi uscendone sempre arricchiti, anche e soprattutto quando non eravamo d'accordo."

Un'assenza che si farà sentire, ma che sarà sempre compensata dall'eredità che ha lasciato: un modo di guardare al cinema e ai dati con passione, intelligenza e integrità.