Ci lascia lo scrittore Elmore Leonard, il "Dickens di Detroit" che ha dato al cinema e al piccolo schermo numerosi spunti con le sue opere. Leonard aveva 87 anni e agli inizi di agosto era stato ricoverato per un ictus.
Nato a New Orleans, Leonard ha vissuto soprattutto a Detroit, la città in cui ha ambientato numerosi romanzi, e negli anni Cinquanta aprì una piccola agenzia pubblicitaria che forniva ai suoi clienti soprattutto testi per spot o filmati promozionali. Nello stesso periodo, quasi tutte le mattine, prima di recarsi al lavoro, Leonard si dilettava a scrivere romanzi western. Successivamente decise di dedicarsi unicamente alla scrittura, e con dedizione assoluta, scrivendo senza alcuna sosta (neanche per il pranzo) dalle dieci del mattino fino alle sei del pomeriggio. In quegli anni mise da parte il genere western e iniziò a dedicarsi al crime novel. Firmò lavori come Il grande salto - che fu rifiutato da numerose case editrici prima di essere pubblicato - e poi Casino, che gli diede la notorietà. In Italia Leonard è diventato popolare grazie soprattutto al successo dei film tratti dai suoi romanzi - Jackie Brown, Out of Sight, Be Cool per citarne solo alcuni - ma anche al successo del serial Justified, tratto da Fire in the Hole.
Secondo Gregg Sutter, che collaborava da anni con Leonard per le ricerche che servivano ai suoi romanzi, e che ha annunciato ufficialmente la scomparsa dello scrittore, anche durante il ricovero l'autore era impegnato nella stesura del suo 46esimo romanzo. Leonard era noto anche per non essersi mai affidato ad un computer per il suo lavoro: scriveva i suoi romanzi a penna, e poi effettuava un'altra stesura con la macchina da scrivere.