Whisky è un film del 2004 diretto da Juan Pablo Rebella e Pablo Stoll con Andrés Pazos e Mirella Pascual. Durata: 99 min. Distribuito in Italia da Kitchen Film. Paese di produzione: Germania, Spagna, Argentina, Uruguay.
La storia è ambientata a Montevideo, in Uruguay. Jacobo è un uomo sulla sessantina. Vive da solo dalla morte di sua madre, che aveva assistito fino alla fine dei suoi giorni. Quello che gli resta è una modesta fabbrica di calze, sull'orlo della chiusura. Marta ha 48 anni ed è il braccio destro di Jacobo da più di vent'anni. Oltre ad essere la sua impiegata più seria e qualificata, è lei a prendersi cura di lui. Nessuno dei due può vivere senza l'altro, ma tutto questo non trapela all'esterno, dal momento che i due intrattengono tra di loro un rapporto freddo.
L'ineluttabile incalzare della solitudine Il titolo del film rappresenta l'unico sorriso in scena dei personaggi in novantanove minuti. Whisky è infatti l'equivalente di cheese per gli americani quando si deve scattare una foto di gruppo. Il resto del lungometraggio vive infatti nell'apatia e nel grigiore …
Date di uscita e riprese - Whisky è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 26 Maggio 2006 (Kitchen Film); la data di uscita originale è: 10 Dicembre 2004 (Spagna). Le riprese del film si sono svolte in Uruguay. Ecco alcune delle location in …
Specifiche tecniche - Girato in: 35 mm. Proiettato in: 35 mm. Rapporto immagine: 1,85 : 1. Colore: a colori. Formato audio: Dolby Digital. Lingua originale: spagnolo, portoghese e italiano.
Attualmente Whisky ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Whisky è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 100% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 66 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.1 su 10
Arriva nelle nostre sale l'attesissimo terzo capitolo di 'X-Men'
I tradimenti e le ambiguità sono i protagonisti di questo week-end al cinema: ma c'è spazio anche per l'horror e il disimpegno.
Una linea retta e prevedibile, al di fuori degli schemi tradizionali, che non convince proprio per quel suo aspetto sperimentale che si compiace dell'utilizzo della macchina da presa allo scopo unico di non produrre emozioni.