Lo schiaffo è un film del 2025 diretto da Frédéric Hambalek con Julia Jentsch e Felix Kramer. Durata: 83 min. Distribuito in Italia da Lucky Red. Paese di produzione: USA, Germania.
La storia ruota intorno a una famiglia all'apparenza ordinaria, Julia, Tobias e la figlia Marielle, una ragazzina in età pre-adolescenziale. La loro routine quotidiana va all'aria quando Marielle, in seguito a un litigio con una amica in cui sarebbe volato anche uno schiaffo, improvvisamente sviluppa la capacità di leggere nel pensiero.
Questo avvenimento inspiegabile costringe Marielle a "sentire" i pensieri dei genitori, anche quelli più intimi e a volte contraddittori, tutte le bugie "bianche" che fanno parte della struttura sociale vengono a galla e Marielle fa fatica a conciliare la realtà che adesso conosce con la facciata pubblica che è stata la sua vita fino a poco fa.
Julia e Tobias sono alle prese con l'altra faccia di questo incubo perchè cercano disperatamente di censurare i propri pensieri, qualcosa che è estremamente difficile da fare. La tranquilla routine della loro vita domestica è andata in frantumi e non sanno come affrontare la situazione. Da colazione a cena vivono in una sorta di campo minato dove ogni pensiero e ogni parola detta ad alta voce può far scattare una controversia.
Forse questa forzata onestà porterà gli adulti a interrogarsi su questioni che non avevano il coraggio di affrontare e trovare un nuovo equilibrio basato sul rispetto e su una reciproca comunicazione onesta.
Scritto e diretto da Frédéric Hambalek, qui alla sua opera prima, Lo schiaffo è un thriller psicologico presentato in concorso al Festival di Berlino 2025, nel quale l’apparente perfezione di una famiglia borghese viene fatta a pezzi dalla verità e dall'incapacità di accettare l'autenticità. Julia e Tobias infatti sembrano la coppia perfetta, ma il loro equilibrio, costruito su segreti e compromessi, viene travolto dalla figlia adolescente, Marielle, che sviluppa una straordinaria abilità telepatica che la rende capace di percepire i pensieri e le bugie dei suoi genitori. In pratica la telepatia di Marielle diventa un meccanismo narrativo che mette a nudo l'ipocrisia e le contraddizioni del conformismo sociale.
Comunque il regista ha voluto esplicitamente evitare i cliché dell'horror o della fantascienza pur usando la telepatia. L'omaggio è a un cinema che integra l'elemento fantastico nella normalità, usandolo puramente come motore per l'analisi psicologica e sociale. La vera ispirazione nasce dal ribaltamento del concetto di sorveglianza totale. Il regista ha voluto esplorare cosa succede quando la "trasparenza forzata" della distopia orwelliana si insinua non in uno stato, ma nella più piccola unità sociale: la famiglia. L'omaggio è al concetto di perdita di privacy come elemento distruttivo.
I membri principali del cast sono Julia Jentsch che interprea Julia, Felix Kramer nel ruolo di Tobias, e Laeni Geiseler nei panni di Marielle, la figlia tredicenne e protagonista. La fotografia è di Alexander Griesser e il montaggio di Anne Fabini.
Il regista Frédéric Hambalek ha spiegato che "l'idea del film mi è venuta circa 10-15 anni fa, quando ho visto un baby monitor con telecamera integrata. L'immagine di qualcuno che osserva un bambino addormentato mi è sembrata strana e sbagliata. Mi sono chiesto: che cosa succederebbe se la situazione fosse all'opposto, ossia se fossero i figli a osservare i genitori?. Il punto centrale del film è come cambia la sorveglianza il tuo comportamento? E come cambiano i sentimenti reciproci quando non c'è più segretezza?".