A cinque anni dalla prima messa in onda, nel gennaio 2004, il successo delle Winx non sembra destinato a ridimensionarsi. Le sei fatine italiane, protagoniste non soltanto della serie televisiva, ma anche (e ormai soprattutto) di un'agguerrita operazione di merchandising, si apprestano a tornare in onda dal 15 aprile in poi ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle 7.25 su Rai Due. In questa quarta stagione della serie Winx Club, Bloom, Stella, Flora, Aisha, Musa e Tecna approderanno sul pianeta Terra per due ben precise ragioni: convincere gli umani a ricominciare a credere nella magia e trovare una settima fata, che si dice sia l'ultima rimanente, e salvarla dalle grinfie dei malvagi stregoni che vogliono impadronirsi del suo potere. Ad illustrare queste ed altre novità sono il creatore e regista della serie, Iginio Straffi, il produttore Luca Milano e Claudia Sasso per Rai Due.
Luca, parlaci del successo delle Winx.
Luca Milano: Con questa quarta serie arriveremo a superare quota 100 episodi, che è un traguardo davvero importante e che abbiamo realizzato anche grazie alla capacità registica di Iginio. La nostra è una storia di successo italiano senza paragoni, che ha poi aperto la strada anche ad altre produzioni. Winx non è soltanto apparenza o glamour, ma c'è anche molta profondità nel racconto, da cui traspaiono i valori dell'amicizia e della solidarietà di gruppo. Recentemente a Cartoons on the Bay abbiamo avuto occasione di assistere alla presentazione di una ricerca Doxa secondo cui i personaggi preferiti dalle ragazze sono proprio quelli del Winx Club: secondo noi perché le ragazze reali si avvicinano molto a quelle della storia. E' anche interessante notare che un terzo del pubblico è rappresentato da maschi, e che nella fascia di età 35-45 la serie ha circa il 20% di share, segno che il cartone piace anche ai genitori.
Tra le novità della serie c'è lo sbarco sul pianeta Terra.
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Claudia Sasso: Le Winx sono un vero caposaldo per il nostro palinsesto, capace di invertire la tendenza per cui le ragazzine erano disposte a guardare prodotti destinati ai maschi ma non viceversa. Unisce elementi della tradizione giapponese con quelli europei, ma soprattutto è incentrata sull'aspetto del credere, nell'amicizia e nella solidarietà.
Avete altri progetti in ambito cinematografico?
Luca Milano: Abbiamo già un secondo film in programma, che sarà una storia non soltanto per bambini e verrà infatti scritta da Michael Wilson, lo sceneggiatore de L'era glaciale. La siamo già iniziando a realizzare con molta cura perché ha un target più ampio e anche perché vogliamo avvicinarci il più possibile alla qualità dell'animazione dei grandi studi americani. Ci sarà anche una grande attenzione ai tempi comici. Prevediamo l'uscita per il Natale 2010.