Ama i grandi registi, ma se deve scegliere qualcuno su cui puntare la sua scelta andrà sempre ad un giovane autore a caccia di successo. Si spiega così il fortunato incontro tra Giulia Bevilacqua e Roberto De Paolis, rispettivamente interprete principale e regista del cortometraggio Alice, presentato in concorso nella sezione Controcampo Italiano al Festival di Venezia. Abbandonate le vistose mise della spiritosa compagna di sventure sentimentali di Francesca Inaudi in Come trovare nel modo giusto l'uomo sbagliato, Giulia Bevilacqua veste qui i panni di una donna devastata a tal punto dalla morte della figlia che attendeva, da veder naufragare il rapporto sentimentale con il suo compagno. Affiancata da Edoardo Pesce, la brava interprete attrice capitolina si è gettata anima e corpo in questo progetto cucito su misura per lei.
Giulia, che effetto ti fa mettere a disposizione la tua notorietà per un piccolo, ma ambizioso film come questo?
E' la cosa più bella che io possa fare in questo momento, anzi spero di poter continuare su questa strada perché l'obiettivo principale della mia carriera è proprio questo. Se la mia popolarità può servire a dare un'attenzione in più ad un progetto del genere, posso solo essere felice. Sono ovviamente tanti i registi con cui mi piacerebbe lavorare, ma quando mi chiedono con quali vorrei iniziare una collaborazione rispondo sempre che avrei voglia di fare tante opere prime. Non è un caso che la maggior parte delle volte che leggo delle sceneggiature firmate da giovani autori e registi risultino molto più entusiasmanti, affascinanti e piene di passione rispetto a quelle scritte da autori rinomati. Non sto parlando di bravura, ma di spazi da dare a chi ancora non ha avuto le sue possibiltà. E' successo anche a me. Mi è stata negata molte volte la possibilità di fare dei film perché non avevo un nome abbastanza forte o non avevo fatto abbastanza cinema e questa cosa mi fa rabbia. Sarebbe il caso che si imparasse a rischiare insomma.

E' stata importante anche l'affinità con il tuo compagno di set Edoardo Pesce...
Con Edoardo c'è stata subito una certa intimità e si vede nella scena iniziale, molto naturale. Questo è un aspetto che mi è piaciuto molto perché penso che un'attrice debba essere prima di tutto credibile. Quando vado al cinema non voglio vedere l'interpretazione di un attore, quella semmai la cerco a teatro. Io preferisco essere una persona, preferisco l'emozione vera.
Qual è il tuo rapporto con il Festival di Venezia?
Lo adoro ed in particolare trovo bellissima l'iniziativa di affiancare un cortometraggio ai film per aumentarne la visibilità. Sono anni che vengo al Lido da spettatrice e da piccola trascorrevo qui le vacanze estive assieme ai miei genitori, appassionarti di arte, per seguire la Biennale e il Festival. Venezia per me è sinonimo di sogno e non tanto per la star, ma semplicemente perché qui si possono respirare il cinema, l'arte e la bellezza. Ti lascio immaginare cosa sia successo quando sono stata qui con il film di Vincenzo Marra, L'ora di punta. Ero molto più piccola e avevo una carica emotiva fortissima. Anche quest'anno sento lo stesso entusiasmo di allora.

Sei riuscita a contattarla, a parlare con lei?
Sì, certo, ho chiesto di incontrarla anche se non ho alcuna intenzione di imitarla. Volevo sapere da lei quali sensazioni si provano a vivere per tutta la vita con un incubo come quello. La sorella di questa donna è stata uccisa e ancora non esiste il nome dell'assassino. Tutta la parte emotiva del film, che è una cronologia dei fatti, è affidata al mio personaggio.
In Tv però ti rivedremo prestissimo e sempre su Canale 5...
La prossima settimana va in onda Dov'è mia figlia? la serie con Claudio Amendola, Nicole Grimaudo, Serena Autieri e Edoardo Leo in cui interpreto una cattiva...
Cattiva tu?
Non mi capiscono proprio infatti (ride) Io vorrei solo fare la commedia, sono un giullare! Odio quelli che si prendono troppo sul serio, specialmente nel nostro mondo. Fortuna che sto girando anche Nero Wolfe con Francesco Pannofino e Pietro Sermonti, in cui sarò l'unica presenza femminile. Sarò molto spiritosa.