Di solito quando mi ritrovo a parlare con persone che mi conoscono da poco e accenno ai festival cinematografici ai quali ogni tanto ho l'onore di partecipare, la loro immaginazione li spinge a credere che io trascorra due settimane a chiacchierare in maniera rilassata con le star di Hollywood, e poi dopo due settimane scenda di nuovo tra i comuni mortali . In realtà, un festival è ben altro ed è soprattutto una vera e propria missione che ci vede impegnati con tutto ciò che possiamo dare in termini di competenza, organizzazione, coordinazione, pazienza e disponibilità. Che equivale a dire essere sempre di corsa dalla mattina presto fino a sera inoltrata, cercando di rispettare orari e scadenze, e sperando che tutto fili liscio, senza contrattempi. Ovviamente a rendere più piacevole questo tour de force ci sono gli incontri con le star e i personaggi che amiamo - sul red carpet come in conferenza stampa - ma anche il confronto con i colleghi di altre testate, le nuove conoscenze, i nuovi film da vedere e di cui parlare, magari con toni divertiti o accesi (Di alcuni scult abbiamo tuttora un ricordo affettuoso, e alcune battute sono rimaste dei tormentoni).
Proprio per questo motivo, quest'anno abbiamo deciso di rendervi più partecipi di quello che vivremo da oggi - il giorno zero, con sveglia alle cinque - fino all'ultimo giorno, in cui le luci del festival si spengono e su tutto cala un silenzio quasi irreale. Non preoccupatevi, non vi manderemo a vedere il dramma sperimentale mongolo della durata di appena tre ore e mezzo - magari con pochi dialoghi ridotti all'osso e il sonno che minaccia di abbattersi pesantemente sulla sala - ma sarete comunque accanto a noi, dietro le quinte del Festival. Ovviamente la nostra copertura editoriale non verrà meno: lo Speciale Venezia 2014 non sarà diverso da quello che vi abbiamo proposto gli altri anni, tra interviste, recensioni e altro ancora, ma stavolta in aggiunta ci sarà anche questo diario, attraverso il quale viaggerete insieme a noi, e sul quale condivideremo gli aspetti meno conosciuti - divertenti, ma a volte anche tragicomici - di un Festival come questo. Lo faremo con un aneddoto o una battuta , con poche righe condivise tra un impegno e l'altro, una foto, qualcosa di interessante o divertente da dire... non lo sappiamo ancora, è tutto da scoprire e da vivere!
Sì, ma chi siete, quanti siete, cosa portate (cit.)
Fiorini non ne abbiamo (una Fiorentino sì, però!) ma in compenso le nostre valigie sono piene di tutto ciò che può servire durante un Festival. E nonostante questo tra di noi serpeggia il terrore di aver dimenticato qualcosa. A Venezia saremo in otto (anche se non tutti sotto un tetto) e ognuno di noi darà il suo contributo a questo diario: Luca Liguori, Antonio Cuomo, Fabio Fusco, Francesca Fiorentino, Luciana Morelli, Marco Minniti, Valentina D'Amico e last but not least Stefano Lo Verme. E poi ci siete voi.
Ore - 5.00
Il tempo di caricare i bagagli in macchina e si parte! Fuori è ancora buio e l'aria è fresca, ma partire presto, dalla redazione di Latina, ci permette di organizzarci meglio all'arrivo in modo da essere pronti per domani.
Ore - 6.30
Facciamo una prima tappa a Roma per prelevare Francesca e Luciana, con le quali abbiamo appuntamento. Faranno il viaggio con noi, e contribuiranno a vivacizzarlo tra una chiacchiera e l'altra e discorsi più o meno seri. Da questo momento in poi... è tutto in salita! (Speriamo di non trovare traffico come l'anno scorso e - nel caso le mie speranze venissero disattese - speriamo almeno che Luciana abbia portato dei biscotti con i quali sfogare compulsivamente l'eventuale frustrazione). Nonostante sia molto presto, ci sentiamo di voler condividere già il primo successo di questa 71esima edizione del Festival: siamo riusciti a far entrare tutti i bagagli nel cofano, ovviamente facendo ricorso alla formula utilizzata lo scorso anno. Ci sentiamo più tardi! :)
Ore - 10.30
Dopo qualche ora di viaggio ci siamo lasciati alle spalle il verde dell'Umbria, le nuvole nere e minacciose della Toscana e siamo arrivati quasi a Bologna, dove il sole è tornato a splendere (soprattutto sul monitor del portatile da cui scrivo) Fino ad ora tutto tranquillo e nulla di particolare da segnalare. Anche se non abbiamo trovato traffico (come l'anno scorso) Luciana ci ha offerto ugualmente i biscotti e tra una chiacchiera e l'altra, saltando di palo in frasca abbiamo iniziato già a consultarci sul programma di Venezia, sottolineando orari e proiezioni.
Ore - 13.15
Dopo il lungo viaggio in macchina, siamo approdati sul traghetto che ci porterà al Lido, dove staremo per tutta la durata della Mostra. Il sole si nasconde dietro una spessa coltre di nuvole e il vento soffia mentre siamo in attesa di partire. Anche se non abbiamo ancora rivisto la città - e lo faremo tra poco, durante il tragitto - sin da adesso Venezia inizia ad esercitare il suo fascino. Il colore dell'acqua - un verde che arriva a confondersi col grigio del cielo - e le piccole onde che increspano la superficie hanno qualcosa di magnetico, almeno per me. Abbiamo dovuto aspettare un po' prima che il traghetto arrivasse, ma anche in questa occasione le chiacchiere, gli smartphone e i crackers al riso di Luciana hanno alleggerito l'attesa. Sono entrato in un piccolo bar per curiosare, ma leggere sui panini esposti dietro il bancone "tonno", "porchetta" e "topolino" mi ha convinto a uscire alla chetichella. Nel frattempo anche Marco e Valentina sono arrivati con il treno e sono su un altro traghetto, diretti verso il Lido.
p.s. la mia espressione nella foto - catturata da Antonio e definita "spontanea" non si riferisce ai panini del bar, ma ad alcune riflessioni momentanee.
Ore - 2:55
Finalmente siamo arrivati nella casa che ci ospiterà per le prossime due settimane, ma non è ancora il momento di riposarsi: ci sono ancora diverse cose da fare e sistemare. Ci sono gli accrediti da ritirare, ad esempio, ma bisogna pensare anche a questioni meno cinefile e più materiali: la spesa - e Valentina sembra aver già preso l'iniziativa con blocchetto e penna - e vedere se tutto è a posto per quanto riguarda la connessione internet (che l'anno scorso ci ha fatti penare) Una pioggerella leggera ci ha accolti al nostro ingresso in casa, speriamo si mantenga tale. Adesso che ci siamo ritrovati quasi tutti (manca solo Stefano) aspettiamo di salutare le zanzare, che non tarderanno ad arrivare, e che l'anno scorso sono state un po' le mascotte della 70esima edizione. Ma di loro vi parleremo più avanti.
Ore - 5.15
Missione accrediti compiuta! Resta da definire come dividerci il lavoro di domani - e lo stiamo facendo proprio adesso, riuniti nella piccola cucina con la porta-finestra che dà sul giardino. Siamo quasi pronti dunque, e anche la Mostra sta definendo gli ultimi dettagli: nei principali luoghi dove si terrà il Festival infatti, ci sono ancora operai che stanno lavorando per sistemare le ultime cose prima del debutto. La giornata di oggi per noi si concluderà con la proiezione di The Goob, uno dei primi film in cartellone, presentato nella sezione delle Giornate degli Autori.
Ore - 22.51
No, decisamente The Goob non ci ha entusiasmati e a quanto pare è stato accolto con una certa freddezza dagli spettatori, visto che alla fine della proiezione non si è sentito neanche un timido applauso di cortesia. Un dramma piuttosto crudo, questo diretto da Guy Mihill, che ruota attorno alle esperienze di un giovane che ha un rapporto difficile con l'amante di sua madre, un uomo volgare e aggressivo, e che a sua volta scopre l'attrazione per una ragazza che lavora nei campi. Un film che vorrebbe essere forte nei temi affrontati e nelle sequenze, ma alla fine si rivela essere un pasticcio. Confidiamo nei film di domani, sperando che possano dare lo slancio necessario a questa 71esima edizione della Mostra. Noi chiudiamo la serata con una birra e due chiacchiere insieme ad altri colleghi che abbiamo raggiunto a cena, e con i quali ci siamo ritrovati prima del Festival. A domani! :)
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