Planata su Prime Video lo scorso 30 ottobre, la prima edizione di The Traitors Italia è presto esplosa, confermando la forza di un reality che aveva già sbancato sia negli Stati Uniti d'America che nel Regno Unito. Nato in Olanda come quasi tutti i più celebri reality del nuovo millennio, The Traitors Italia è pronta a svelare il suo vincitore, a cavallo di un'attesa che sui social si è rapidamente fatta spasmodica. Perché il passaparola è stato immediato e travolgente.
The Traitors Italia, come funziona?
Ambientato nel maestoso Castel Valer, tesoro medievale nel comune di Ville d'Anaunia, The Traitors vede 14 personaggi famosi sfidarsi in un gioco di strategia che prevede un costante lavoro di squadra per completare delle missioni e accumulare un montepremi in denaro. Se non fosse che tra i concorrenti si nascondano tre traditori, chiamati ad ingannare e a manipolare il resto del gruppo per accaparrarsi il premio finale, mentre gli altri 11, i leali, ignari di chi siano i traditori, devono lavorare con lo scopo di eliminarli dal gioco. Perché se anche solo un traditore arriverà alla fine terrà per sé l'intero montepremi, mentre se tutti i traditori saranno smascherati gli altri partecipanti ancora in gioco potranno dividersi il premio equamente.
Cast perfetto, perché tutto nuovo
Nelle prime 4 puntate andate in onda su Prime Video la cinica castellana Alessia Marcuzzi, perfetta padrona di casa, ha tenuto le redini di un reality tutto tradimenti e inganni, con un montaggio serrato e un gioco delle parti sempre più psicologico e avvincente. Puntata dopo puntata i tre traditori fanno fuori i leali del gruppo, uccidendone uno a notte, con i sopravvissuti chiamati a stanarli tramite nomination. È come se La Talpa incontrasse il Grande Fratello, ma con i tre traditori subito esplicitati.
È questa la prima, grande differenza rispetto al celebre reality game recentemente mal resuscitato da Diletta Leotta, perché lo spettatore di The Traitors sa da subito chi siano i tre traditori, ammirandoli mentre influenzano e raggirano i malcapitati di turno. Una partita a scacchi con la morte che deve tanto ai suoi protagonisti, ben calibrati in questa prima edizione. Perché il casting ha fatto un grande lavoro di cesello. Se Rocco Tanica, dall'alto della propria comicità surreale con celeberrima poker face da sempre a contraddistinguerlo, era prevedibilmente una grandissimo e potenziale traditore, non era certamente così scontato aspettarsi altrettanto da Mariasole Pollio e soprattutto da Giuseppe Giofrè, ballerino professionista nonché ex giudice di Amici qui diabolico burattinaio.
Perfettamente consapevole del proprio ruolo, Giofrè si è perfidamente calato nella parte dell'astuto manovratore, divertendo divertendosi con oggettiva e inaspettata capacità. In 4 puntate sono così stati eliminati e morti ammazzati Michela Andreozzi, Paola Barale, Daniele Resconi, Pierluca Mariti, Raiz e Aurora Ramazzotti, mentre in gara sono rimasti i tre traditori Giofrè, Tanica e Pollio insieme ai leali Filippo Bisciglia, Giancarlo Commare, Tess Masazza, Alessandro Orrei e Yoko Yamada. Chi vincerà il montepremi finale?
È fenomeno The Traitors in tutto il mondo
Quattordici vip "vergini", perché come nel caso della prima indimenticata edizione di LOL distanti da dinamiche televisive almeno in Italia fino ad oggi sconosciute, e per questo più apparentemente sincere, ingenue e perché no persino superficiali nella loro espressione. A meno che qualcuno dei 14 non abbia dato un'occhiata alle versioni internazionali di The Traitors, che da anni sta facendo furore in mezzo mondo. Dal suo debutto nei Paesi Bassi su RTL4 nel 2021, il format ha riscosso un grande successo internazionale, con oltre 30 territori che ne hanno commissionato versioni locali.
Negli Stati Uniti d'America il fenomeno The Traitors si è giocato 4 stagioni in tre anni, con Alan Cumming due volte premiato con l'Emmy come miglior presentatore dell'anno insieme al programma, eletto miglior reality sia nel 2024 che nel 2025. Nel Regno Unito The Traitors è sbarcato su BBC One nel 2022, con Claudia Winkleman presentatrice e ben 36 puntate in tre stagioni dagli ascolti in crescita costante. Dai 3.88 milioni di telespettatori della prima puntata della prima stagione siamo passati ai 10 milioni di telespettatori dell'ultima puntata della 3a stagione, con una particolarità di non poco conto. Perché nel Regno Unito hanno partecipato alle prime tre edizioni di The Traitors delle persone comuni, dei perfetti sconosciuti, con la prima edizione "vip" partita solo il mese scorso e ascolti sempre più alti.
Rai e Mediaset ferme al palo
Un'opzione, quella dei concorrenti 'normali', tutt'altro che trascurabile anche in un italico prossimo futuro, con i canali generalisti a mangiarsi le mani per essersi fatti scappare il reality fenomeno dell'ultimo quinquennio televisivo internazionale. Sia mamma Rai, dove di fatto il genere è stato cancellato dal proprio palinsesto, che in casa Mediaset, dove è stato invece talmente abusato dal disossarlo e devastarlo in tutti i suoi formati, vedi Grande Fratello, La Talpa, The Couple e l'Isola dei Famosi, The Traitors avrebbe potuto far esplodere l'Auditel, con costi contenuti dalla mancata diretta e una freschezza strutturale che avrebbe portato con sé necessarie e ampiamente richieste novità.
A goderne è invece Prime Video, bravo nel coglierne le spiccate potenzialità e nell'aver saputo realizzare una prima stagione probabilmente esageratamente lunga nella durata delle singole puntate ma degna parente degli acclamati cugini inglesi e statunitensi. In attesa di un gran finale che si prospetta scoppiettante e di una stagione 2 di fatto certa di vedere presto la luce.