C'è stato un periodo in cui la finestra di casa è stata l'unico sguardo sul mondo
È quasi una data simbolica quella del 10 marzo per far debuttare uno show come Pechino Express, a due anni da quella reclusione forzata che ha reso ufficiale la situazione che ancora stiamo vivendo. Simbolica per un programma che ruota attorno al viaggio, l'avventura, la scoperta. La libertà, in qualche modo. Ma la ricorrenza è duplice, perché nel 2022 sono anche 10 anni dal debutto dello show sulla Rai, dove è andato avanti per otto edizioni prima di cambiare casa: il nuovo Pechino Express parte infatti da Sky e NOW, è prodotto da Banijay e il suo viaggio sulla Rotta dei Sultani durerà dieci settimane per percorrere i 700 km totali che metteranno alla prova i partecipanti.
Sono venti i concorrenti di questa nuova edizione, dieci coppie assortite secondo logiche diverse: Alex Schwazer e Bruno Fabbri sono Gli Atletici, Ciro e Giovambattista Ferrara Padre e Figlio, Barbascura X e Andrea Boscherini Gli Scienziati, Rita Rusic e Cristiano Di Luzio I Fidanzatini, Anna Ciati e Giulia Paglianiti Le TikToker, Victoria Cabello e Paride Vitale I Pazzeschi, Fru e Aurora Leone Gli Sciacalli, Nikita Pelizon e Helena Prestes Italia-Brasile, Bugo e Cristian Dondi Gli Indipendenti e Natasha Stefanenko e Sasha Sabbioni Mamma e Figlia. Dieci coppie che già nella prima tappa del viaggio dovranno percorrere 226 km in Cappadocia, da Mustafapasa a Suntanhani, prima di proseguire tra Turchia, Uzbekistan, Giordania ed Emirati Arabi.
"Non c'è più bisogno di sognare"
È tempo di viaggiare, di confrontarsi col mondo. Pechino Express arriva dopo oltre due anni di lavorazione, come ci ha raccontato Antonella D'Errico di Sky: "Mi sembra bellissimo questo viaggio nel viaggio, perché sono due anni che abbiamo intrapreso questa avventura e sapere che finalmente partiamo è fantastico. È un programma che amo molto, sia a livello personale che in qualità di rappresentante dei valori di Sky, perché è uno show di avventura vero, nel senso che tutto quello che succede te lo conquisti." Una conquista ottenuta con sacrificio ma anche con grande umanità: "È un viaggio in cui vai a scoprire dei posti, luoghi e persone che li vivono e fai vivere questa avventura anche a chi guarda. Ancora di più in un momento come questo."
Se infatti la scelta di portare Pechino Express su Sky è precedente alla situazione che ci ha visti coinvolti negli ultimi due anni, questa decisione "assume un valore ancora più importante perché aiuta tutti noi che siamo forzatamente a casa e un po' compressi a viaggiare, a sognare, a uscire dalle quattro mura ed è una cosa fondamentale per l'uomo." Le ha fatto eco Fabrizio Ievolella, CEO di Banijay Italia, produttore dello show per Sky: "Abbiamo iniziato a lavorare a questo programma più di due anni fa, in un momento in cui sembrava sostanzialmente impossibile. Ci sentiamo orgogliosi di aver reso possibile qualcosa che sembrava non esserlo." Un'avventura nell'avventura, per gestire i gruppi di lavoro in modo da evitare incidenti di percorso, ma è un viaggio "speciale per tutti noi che lo facciamo e per i concorrenti è qualcosa che cambia la vita. Dall'inizio alla fine c'è un'evoluzione e lo rende un programma magico."
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L'esperienza che cambia la vita
"È uno show che tra tutti i programmi televisivi può essere considerato una terapia d'urto," ha detto infatti Victoria Cabello, "anche per chi ha fatto programmi complessi. È un'esperienza che ti spinge al limite." Ma c'è anche l'aspetto della scoperta, di sé e di chi si ha accanto, come sottolineato da Natasha Stefanenko: "Ringrazierò sempre Pechino perché mi ha fatto conoscere una nuova Sasha, perché da mamma la vedevo ancora come una bambina da proteggere, mentre ho scoperto una giovane donna, determinata, tosta." Una sensazione condivisa anche dall'altra coppia genitore/figlio, che ha permesso a Ciro Ferrare di conoscere aspetti di Giovambattista che non conosceva. Una scoperta che, secondo Aurora Leone, farà anche il pubblico: "La più grande smentita di questo programma sarà l'odio di Fru per il mondo e le persone, si scoprirà che anche lui ha un cuore."
Si è parlato di umanità ed è una componente fondamentale di Pechino Express, come è emerso dalle parole di Alex Schwazer: "Mi sono trovato molto bene con tutto il gruppo e mi ha fatto molto piacere condividere con tutti momenti durante il viaggio mentre si stava insieme" ha dichiarato, senza dimenticare il contatto con le persone del posto: " Ci vuole ben poco a capire come sono fatte le persone che ti ospitano e stupirsi della loro generosità. Vengo dal nord e mi ha fatto pensare molto la generosità che queste persone hanno. Noi abbiamo sempre il dubbio se possiamo fidarci o meno del prossimo, mentre queste persone in 10 secondi ci hanno dato tutto. Con la generosità di queste persone abbiamo trovato sempre cibo, passaggi e qualcuno disposto a parlare. " Una generosità che ha convinto anche Bugo: "Per un carattere spigoloso come il mio, vedere l'umanità di queste persone mi ha insegnato molto. "
L'importanza del viaggio
Si viaggia in paesi non ancora toccati dallo show, alcuni dei quali meno noti al grande pubblico, e lo si fa con la guida sicura e confermata di Costantino della Gherardesca, che Antonella d'Errico definisce "un vera viaggiatore, un uomo molto colto e spiritoso che ha la capacità di togliere il volgare da qualsiasi cosa, di entrare in ogni tematica facendola sua." Conferma la sua natura di viaggiatore e l'importanza del viaggio lo stesso conduttore dello show: "Viaggiare è molto importante per tutti da un punto di vista psicologico. Pechino Express dà la possibilità ai concorrenti di tornare a viaggiare, ma come si faceva negli anni '60 e in questo modo scoprono ancora di più quali sono le usanze e le realtà culturali di questi luoghi. Viaggiando non si acquisiscono solo nuove informazioni, ma si cambia il modo di pensare e di decodificare quello che abbiamo intorno." Lo conferma una dichiarazione di Natasha Stefanenko: "Vorrei che tutti facessero Pechino una volta nella vita, perché è una grande scuola."