Orgoglio e pregiudizio, Federico Cesari diventa Mr. Darcy per Audible: "Una grande gioia e responsabilità"

L'attore è la voce dell'iconico personaggio creato da Jane Austen in occasione dell'adattamento targato Audible Original. Ecco i retroscena della sua esperienza, raccontati nella nostra intervista.

Una foto di Federico Cesari

Sarà disponibile da oggi, 6 ottobre, la versione italiana dell'adattamento targato Audibile del classico della letteratura Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, realizzato in occasione del 250° anniversario della nascita dell'autrice.

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A dare la voce ai protagonisti, Elizabeth Bennet e Mr. Darcy, sono stati Ludovica Martino e Federico Cesari, volti molto amati dagli appassionati di serie tv e film grazie ai ruoli avuti in progetti come Skam Italia e Tutto chiede salvezza. Nel cast c'è inoltre Isabella Ferrari (Un giorno perfetto), che dà voce alla Signora Bennet.

Una responsabilità affrontata con impegno

L'adattamento di Orgoglio e Pregiudizio di Audible è stato realizzato dalla scrittrice pluripremiata Lulu Raczka (Women, Beware the Devil) e prodotto in collaborazione con Brock Media, azienda di produzione pluricandidata ai BAFTA, guidata da Sarah Brocklehurst (The Outrun). Prodotto in Dolby Atmos, il progetto è inoltre caratterizzato da un design sonoro cinematografico realizzato da Brain Audio che trasporterà gli ascoltatori nel mondo della Austen, da una vibrante colonna sonora originale nominato al Grammy Morgan Kibby (M83, The Watcher) e da adattamenti multilingue mixati da Forever Audio.

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Federico Cesari, in questi giorni protagonista anche al cinema con il ruolo di Giovanni Pascoli nel film Zvanì diretto da Giuseppe Piccioni (di cui potete leggere la nostra recensione), ci ha raccontato come ha affrontato la nuova sfida e un ruolo così iconico come quello di Mr. Darcy.

L'entusiasmo per il progetto

L'attore ha svelato cosa ha pensato non appena gli è stata offerta la parte del protagonista: "La mia prima reazione è stata di entusiasmo vero, puro, e grande gioia. Poi è iniziata quella preoccupazione fisiologica di dover interpretare un ruolo che è così forte, presente nell'immaginario di tutti, e che quindi ti porta, per forza di cose, a confrontarti con una vastità letteraria e cinematografica che è una bella responsabilità. Ho cercato di divertirmi il più possibile e pensare il meno possibile a questa cosa, dando una mia versione di Darcy".

Per prepararsi nel migliore dei modi, la voce di Fitzwilliam Darcy ha trovato utile compiere un rewatch dei precedenti adattamenti: "Non avendo a disposizione una scenografia, un'ambientazione e un rapporto diretto con i personaggi in scena, rivedere il film mi ha aiutato a ricostruire quell'immaginario mentalmente". Prima di arrivare davanti ai microfoni è stato inoltre utile riavvicinarsi all'opera di Jane Austen: "Ho poi riletto il romanzo, anche se non tutto, approfondendo qualche passaggio. Questo mi ha aiutato a calarmi nell'atmosfera, cercando di dare una mia versione, anche perché la direzione creativa voleva avere una propria versione italiana, non fare una semplice traduzione di quella originale".

Nonostante una carriera che l'ha visto protagonista al cinema, in tv, a teatro e anche impegnato nella veste di doppiatore, il progetto Audible ha rappresentato un'esperienza nuova che ha permesso a Cesari di compiere qualche scoperta: "Mi ha fatto capire l'incredibile versatilità e potenza che qualcuno può dare alla propria voce. Io ho già avuto esperienze come doppiatore, ma non ho una quotidianità in questo campo come posso, invece, averla con la recitazione dove siamo abituati a usare la voce in modo diverso, utilizziamo un atteggiamento corporeo che può addirittura rendere evidente qualcosa che cerchiamo di mascherare con la voce".

La differenza nel metodo di lavoro è stata comunque evidente: "Con questo adattamento bisogna dare anche molte sfumature in contemporanea con la voce, ed è stato un lavoro estremamente tecnico e di grande precisione che abbiamo dovuto affinare con il direttore del doppiaggio. Abbiamo fatto un lavoro molto intenso con un doppiatore davvero esperto che ha una lunga carriera alle sue spalle".

Un'esperienza 'solitaria'

Nonostante il coinvolgimento di un cast di primo livello, Federico ha dovuto affrontare la 'sfida' di portare in vita Darcy senza potersi confrontare e interagire con le sue colleghe e gli altri interpreti: "Nella sala eravamo impegnati singolarmente. Ludovica aveva iniziato prima di me il lavoro e quindi avevo a disposizione delle tracce audio o, nelle parti in cui lei non aveva ancora lavorato, avevo quelle dei colleghi inglesi, che erano comunque qualcosa di diverso".

Essere da solo ha inoltre portato l'attore a compiere un percorso personale che lo ha messo alla prova: "Si tratta di un lavoro di ricostruzione di un percorso, e per questo mi è servito rivedere il film e calarmi in quel contesto. Lavori fondamentalmente da solo e deve quindi porti in quello stato emotivo, devi ricercarlo e poi calibrarlo. Si tratta di un lavoro molto interiore. In scena puoi aggrapparti alle emozioni dell'altro personaggio, qui invece sono tutte cose che devi ricostruire tu".

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L'esperienza ha portato Federico a cercare i punti di contatto tra le sue esperienze e quelle di Mr. Darcy raccontate tra le pagine del grande classico scritto da Jane Austen: "Io non ho un metodo preciso quando lavoro, non ho un metodo unico quando recito, dipende dal contesto, dalla scena, dal giorno, posso iniziare con un metodo e poi cambiare... Qui mi ha aiutato molto aggrapparmi al mio vissuto personale e fare transfer sul personaggio per ricercare quelle emozioni che ho vissuto io all'interno della mia vita che potessero essere in qualche modo parallele al personaggio proprio perché non avevo l'altro attore davanti".

Orgoglio e pregiudizio: un'opera senza tempo

Orgoglio e pregiudizio, nonostante lo scorrere del tempo, continua a rimanere uno dei romanzi più conosciuti e amati dai lettori di ogni generazione. Gli adattamenti cinematografici e televisivi, inoltre, hanno conquistato gli spettatori con approcci classici o più moderni. Ma quale è il segreto dell'opera che la rende davvero senza tempo? Cesari ha una sua opinione: "Penso che sia un prodotto estremamente innovativo per l'epoca, ma che continua a esserlo proprio per la rivalsa sociale che ha nei personaggi che rompono ogni etichetta, ogni categoria sociale perché vogliono esclusivamente ricercare una forma di amore pura, vanno al di fuori delle regole, delle etichette, dei ruoli sociali che sono stati imposti e quindi combattono per uscirne".

La protagonista femminile continua così a lasciare il segno: "Credo che il personaggio di Elizabeth sia un personaggio estremamente moderno e proto-femminista probabilmente, anche se è ambientato in quegli anni in cui il matrimonio era per la donna l'unica possibilità per emanciparsi, in qualche modo, pur sempre dipendente da un uomo. Elizabeth combatte contro questi schemi sociali e Darcy, in un primo momento, rifiuta un matrimonio che potrebbe essere conveniente proprio perché vuole ritrovare quell'amore puro, se ne frega delle convenzioni sociali. Nel momento in cui riconosce la persona di Darcy, quando lo vede per la prima volta e si innamora di quella persona, a quel punto accoglie Darcy. Penso che questo sia forse un personaggio femminista ante litteram".

L'evoluzione del protagonista maschile è inoltre altrettanto importante: " Per quanto riguarda Mr. Darcy trovo che abbia un meccanismo importante nel combattere alcuni atteggiamenti negativi della nostra modernità, ha una voglia di ricercare una profondità all'interno dei rapporti sociali. Lui è una persona che si annoia all'interno del suo contesto sociale, non sopporta molto bene le imposizioni che il ruolo gli richiede perché gli sembra di avere dei rapporti falsi e superficiali. Lui cerca invece quella profondità, ed è forse qualcosa che un po' stiamo perdendo nel nostro tempo".

Interpretare la parte ha permesso a Federico anche di capire meglio qualche caratteristica del personaggio che conquista il cuore di Elizabeth, e non solo: "Questa sua supponenza, aria, questo modo di porsi nei confronti dell'etichetta sociale che gli è stata affibbiata è più un suo scudo che frappone perché ha paura, in qualche modo, che il suo ruolo sociale possa essere sfruttato o venga visto esclusivamente per quello. Nel momento in cui questo scudo si rompe, anche le etichette sociali vengono infrante. Questa sua ricerca di rapporti veri e profondi è quello che lo spinge, questo suo porsi quasi superiore mi sembra uno scudo".

Il successo dei progetti audio

La serie audio si inserisce nella lista di progetti targati Audible Original che stanno conquistando anche il mercato italiano e che, tra poche settimane, proporranno anche una nuova versione della saga di Harry Potter. Cesari ha spiegato di aver sempre avuto un buon rapporto con i prodotti audio, di cui è fan e che ascolta con buona frequenza.

L'attore ha condiviso anche la sua opinione sul motivo per cui stiano avendo un grande successo a livello internazionale: "Come mi hanno raccontato i miei genitori, in passato questa era uno dei modi più popolari di fruizione dei romanzi, di storie, quando la televisione non era così popolare. Questo mezzo può essere stimolante nel momento in cui ti richiede un esercizio attivo di immedesimazione e immaginazione all'interno della storia perché ascoltando le voci devi in qualche modo ricostruire quello che c'è intorno e quindi, in qualche modo, può essere più immersivo rispetto ad esperienze che si fanno come spettatore per prodotti audiovisivi che fruisci a volte in modo solo passivo".

Federico, che non ha ancora potuto sentire la versione finale del suo lavoro sull'opera di Austen ed è quindi curiosissimo di ascoltare il risultato finale e scoprire la reazione degli ascoltatori, ha successivamente rivelato che ci sono tante opere di cui vorrebbe diventare la 'voce' in futuro, tra cui in particolare Il maestro e Margherita, di Michail Bulgakov.

Federico Cesari e un pubblico conquistato con umanità e attenzione ai temi Federico Cesari e un pubblico conquistato con umanità e attenzione ai temi

Nell'attesa di scoprire se questo suo desiderio diventerà realtà, la star italiana ha condiviso la sua speranza per Orgoglio e pregiudizio: "Penso sia una storia che abbraccia un pubblico molto vasto e spero che le persone possano, come in ogni progetto a cui prendo parte, vivere in modo più viscerale possibile la storia e che, a quel punto, possano loro immedesimarsi in determinati vissuti e trarne loro delle conclusioni. Vengono affrontati talmente tanti temi nelle storie che raccontiamo che cercare di sperare venga trasmesso un singolo messaggio mi sembrerebbe riduttivo. Spero che le persone possano avere un ascolto il più immersivo possibile e a quel punto nel momento in cui le cose le vivi, le senti, le trasporti nella tua vita, nel tuo vissuto, nel tuo quotidiano, ti ci ritrovi". Cesari ha sottolineato: "Penso che il senso dell'arte sia un po' questo: il sentirsi rappresentati e, attraverso il sentirsi rappresentati, il sentirsi compresi".