Mirka Andolfo, tra passato e presente: "Lady Hellaine? Sarebbe bello se la interpretasse Scarlett Johansson!"

Il nostro incontro con MIrka Andolfo. Autrice e disegnatrice che a Lucca Comics & Games ci ha parlato dello spin-off Sweet Paprika: Open for Business, Blasfamous e la recente esperienza con il manga europeo.

Un'immagine di Sweet Paprika: Open for Business

Autrice, disegnatrice, colorista, Mirka Andolfo è una delle figure più rilevanti del fumetto italiano, un'artista che nel corso degli anni ha unito erotismo e commedia a tematiche profonde e interessanti. Apprezzata anche oltre oceano, infatti, ha lavorato negli Stati Uniti sia per DC Comics che Marvel, dimostrando quanto le sue abilità e il suo tratto siano riconoscibili e allo stesso tempo versatili. Abbiamo avuto modo di incontrarla a Lucca Comics & Games dove, tra un una pausa e l'altra dei suoi pienissimi firmacopie per Star Comics, abbiamo chiacchierato con lei di Sweet Paprika: Open for Business, Blasfamous e altri progetti in campo.

Blasfamous e lo spin-off di Sweet Paprika, puoi raccontarci meglio questi tuoi due lavori?

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La copertina di Sweet Paprika: Open for Business

Partiamo da Open for Business, che è lo spin-off di Sweet Paprika. É scritto da Steve Orlando e disegnato da Emilio Pilliu, ed è semplicemente ambientato nello stesso universo di Sweet Paprika: ci sono i personaggi di Sweet Paprika ma i protagonisti sono inediti. È una storia a tema queer e ci piaceva l'idea di espandere un po' questo universo.

Poi con Blasfamous abbiamo fatto uscire l'Omnibus, che è la raccolta di tutti e tre i volumi, ed è anche la mia serie più recente. Parla dello star system, in un mondo dove tutti i VIP sono letteralmente venerati come se fossero dei beati, dei santi, e dove però tutto quello che sembra immacolato in realtà nasconde qualcosa di molto più dark, oscuro. La definisco una commedia horror perché ci sono momenti divertenti, un po' sopra le righe, poi anche affiancati ad altri più scioccanti, molto inquietanti.

Hai anche partecipato con una tua storia al terzo numero di Manga Issho, una rivista che pubblica manga europei. Come è stato entrare a far parte di questo progetto?

Sì, sono nel terzo volume e sarò nel quarto. Già con Sweet Paprika, anche se non è un manga, mi sono avvicinata a quello stile. Con Manga Issho diciamo che la sfida è stata fare un manga che fosse tale dal punto di vista narrativo, di scelte e anche stilisticamente. Quella è stata la sfida principale: volevo realizzare proprio un manga italiano, rientrare in quei canoni pur cercando di mettere comunque qualcosa di mio. Io ho sempre letto manga, leggo ancora adesso manga, però aver lavorato tanti anni in America mi ha un po' allontanata e quindi è stata una bellissima occasione per me e ringrazio gli editor, soprattutto Federica Di Meo, che è anche una delle autrici, e Davide Morando. È stato un lavoro di cui sono molto soddisfatta.

Per quanto riguarda il cambio di registro? Tu hai lavorato in America, sei venuto a contatto con il fumetto americano, con il fumetto europeo e adesso anche con uno stile più orientale.

Mirka Andolfo
Una foto di Mirka Andolfo

Con il manga mi trovo molto bene perché io nasco come lettrice di manga, cioè lavoro in America tanto, però comunque sono cresciuta leggendo quel tipo di opere e anche negli Stati Uniti mi dicono che sono "molto manga", quindi possiamo dire che il mio stile è un po' ibrido. Non è stata una sfida pesante o complicata, è stata una cosa molto nelle mie corde, quasi un modo per tornare alle origini.

Come autrice e disegnatrice che anno è stato questo per te?

È stato un anno sicuramente più lento: ho rallentato un po' perché non ho più 20 anni, inizio ad essere un po' stanca. Per tanti anni ho lavorato contemporaneamente sulle mie serie e sul mercato americano senza pause, facendo fiere. Ora sono più selettiva nel lavoro, ho diminuito anche un po' le fiere quest'anno, ma sono comunque piena di idee nuove che non vedo l'ora di realizzare.

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Alcune immagini di Blasfamous

Per esempio, Nonna's Kitchen su Manga Issho è stata una di quelle, mi sono divertita moltissimo, è stato diverso dal solito. È la prima volta che esco su rivista ed è un'esperienza che mi mancava, bisogna sempre rinnovarsi secondo me, non fare sempre le stesse cose, altrimenti non si evolve, si resta fermi nella propria comfort zone.

Se potessi scegliere un fumetto da portare al cinema per un adattamento, quale sarebbe?

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Un'immagine di Blasfamous

Un Mercy, Blasfamous stesso. Mi intrigherebbe molto vedere la mia storia reinterpretata perché per forza di cose andrebbe adattata in maniera diversa, non può rimanere identica al fumetto.

E a chi affideresti volti o voci?

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Un'immagine di Lady Hellaine

Per quanto riguarda Mercy vedrei bene Scarlett Johansson per il personaggio di Lady Hellaine, sarebbe bellissima. Sto puntando in alto perché stiamo fantasticando, non è che pretendo questo, però se dovessi proprio spararla grossa... In Blasfamous poi c'è un personaggio che si chiama Issa Crissa, che è molto ispirata a Lady Gaga e quindi per forza di cose, io punto molto in alto.