Accendete i fornelli o semplicemente preparate i pop corn, sta per tornare Masterchef Italia, il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy che, da giovedì 11 dicembre su Sky, NOW e on demand, riporterà l'alta cucina ad intrattenerci nelle nostre fredde serate di dicembre. Bruno Barbieri, Giorgio Locatelli e Antonino Cannavacciuolo vestiranno quindi ancora i panni di giudici intransigenti in un'edizione che promette una grandissima attenzione allo spreco e alla sostenibilità.
Non importano infatti età, provenienza, estrazione sociale o cultura, per gli aspiranti masterchef le uniche doti che contano sono la creatività, la tecnica e la maestria nel saper valorizzare le materie prime, in percorso a ostacoli che metterà alla prova anche la loro capacità di lavorare sotto pressione.
Tra le novità di quest'anno, poi, ci sarà la Green Mistery Box, una sfida dedicata interamente alla sostenibilità che si andrà ad aggiungere alla Red e alla Golden Mistery Box, oltre che agli Skill e Pressure Test. Impossibile stare tranquilli, quindi, per i concorrenti di quest'anno che avranno anche delle sorprese annunciate, ma non svelate, dallo Chef Barbieri durante la conferenza di presentazione dello Show.
Valorizzare le materie prime e ridurre gli sprechi
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Masterchef prende in prestito la frase del chimico francese Lavoisier per raccontare di come le materie prime siano un valore inestimabile, qualcosa che deve essere trasformato e rielaborato in ogni sua parte, nel rispetto della filiera e quindi della sostenibilità. "Ci saranno prove antispreco" dice Giorgio Locatelli: "Prevederanno la rielaborazione di qualsiasi elemento i concorrenti avranno davanti. C'è anche un elemento che nello show utilizziamo molto: la doggy bag è una cosa che viene fatta tutti i giorni con ciò che loro cucinano. Da noi in Italia sembra quasi una vergogna portare via dal ristorante il cibo non consumato e invece ti permette di non sprecare quello che mangi perché il ristoratore altrimenti dovrebbe buttarlo."
Anche Bruno Barbieri, una vita vissuta in parte in America e spesso in viaggio, concorda su questo elemento e sull'importanza di non sprecare il cibo che rimane nel piatto: "Negli Stati Uniti se lasci qualcosa nel piatto e non lo porti via il cameriere ti chiede perché non lo fai. Spesso il cibo il giorno dopo è anche più buono." Cannavacciulo, inoltre, sottolinea come riscoprire la tradizione potrebbe portare a ridurre gli sprechi: "Basta guardare ai nostri nonni, mia nonna non buttava niente di ciò che portava nella sua busta di stoffa. Dobbiamo parlare dello spreco e di come si fa la spesa nelle scuole: dobbiamo educare i bambinie avere il coraggio di comprare meno."
L'importanza della contaminazione
Uno degli elementi fondamentali di Masterchef sul quale Giorgio Locatelli ha voluto porre l'attenzione è quello della contaminazione. La cucina italiana è riconosciuta in tutto il mondo per la sua varietà e il suo valore e la sperimentazione anche in questo ambito è molto importante affinché possa crescere ulteriormente a livello internazionale: "Sento spesso che si parla dell'imbastardimento della cucina italiana ma quello che vedo è che questo sia qualcosa di positivo. Prenedete ad esempio Anna, la vincitrice dello scorso anno, lei ha dimostrato quanto la contaminazione tra culture sia importante."
E a mantenere alta l'asticella, raccontando di altre cucine e culture, saranno anche i numerosi ospiti: il ritorno di Jeremy Chan, chef e co-fondatore di Ikoyi a Londra, Ciccio Sultano, 2 Stelle Michelin nel ristorante Duomo di Ragusa, Jessica Rosval, allieva di Bottura, con le donne del suo progetto Roots, Ángel León, 3 Stelle Michelin con il ristorante Aponiente a Cadice (Spagna), saranno solo alcuni degli chef presenti.
L'effetto MasterChef sulle carriere dei giudici
MasterChef non è stato importante solo per i tanti concorrenti che negli anni hanno potuto crearsi un nuova carriera nella ristorazione e nel mondo del food, ma ha rappresentato una svolta anche nella vita dei sui giudici: "All'inizio non volevo fare il programma, ero concentrato sulla ristorazione e avevo paura di dare l'idea di abbandonare la cucina, ma poi ci ho creduto e dopo le registrazione tornavo a Villa Crespi e mi impegnavo. Questo ha migliorato anche la mia carriera di chef." dice Cannavacciuolo che insieme a Barbieri e Locatelli si vede come giudice per il settimo anno consecutivo. Anche per il cuoco lombardo, trapiantato nel Regno Unito, però, Masterchef è stata una svolta interessante dopo una carriera all'estero molto lunga: "Lo show è arrivato quasi alla fine delle mia carriera, una carriera che si è sviluppata quasi interamente fuori dall'Italia e quindi solo da poco sono diventato profeta in patria.