Squadra che vince non si cambia, è proprio vero e non vale solo in ambito sportivo ma anche per quanto riguarda l'intrattenimento. Anche quest'anno, infatti, alla guida di MasterChef Italia troviamo l'iconico trio composta da Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, ma se gli chef sono sempre gli stessi non possiamo dire lo stesso per il cooking show di Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, che in un anno già ricco di novità punterà ulteriormente a rimescolare le carte in tavola.
Lo si nota già dalle selezioni durante le quali sono stati introdotti ben due variabili: la possibilità dell'All In, durante la quale i concorrenti possono ottenere 5 minuti extra per comporre il piatto, sacrificando però la possibilità del grembiule grigio, oppure il Blind Test al quale hanno accesso coloro che non hanno convinto tutti e tre i giudici e che adesso dovranno fare colpo solo sullo chef che ha pronunciato il no al primo step, in una prova dove a contare sarà solo ed esclusivamente il piatto presentato. Ma questo non è tutto perché la nuova edizione che parte giovedì 12 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, ha ancora tante sorprese da svelare.
Fare All In nella vita reale
Durante la conferenza di presentazione, infatti, molte domande hanno riguardato proprio le novità di quest'anno, in particolar modo l'introduzione dell'All In dove i concorrenti tentano il tutto per tutto rischiando altrettanto. Giorgio Locatelli ha infatti ammesso che questo tipo di soluzione ha messo alla prova anche loro: "Il sistema dell'All In mi ha fatto soffrire anche se è geniale da vedere e ti fa capire la preparazione che c'è dietro un piatto." Ricordando poi quel momento della sua carriera dove anche lui ha scommesso tutto per poter avviare la sua attività: "Per me è All In tutte le mattine, ogni volta che arrivo in cucina. Quando ho aperto la locanda, però, ho dovuto vendere la macchina per pagare le sedie, quindi lì decisamente ho scommesso tutto ciò che avevo."
Un episodio dedicato a Gualtiero Marchesi
Ad essere annunciata è stata anche una serata speciale interamente dedicata a Gualtiero Marchesi, lo chef che ha rivoluzionato la cucina italiana, un innovatore al quale gli chef hanno voluto rendere un sentito omaggio. "Marchesi era una persona molto colta: si è occupato anche del design dei piatti, se ricordate faceva anche schizzi colorati dei piatti sul suo menu, molto simili alla concezione giapponese." dice Bruno Barbieri sottolineando l'estro del cuoco scomparso.
Antonino Cannavacciuolo poi ha raccontato molti aneddoti dei suoi trascorsi con Gualtiero Marchesi: "C'era un menù composto da antipasto, primo, secondo e dolce e lui ebbe l'intuizione di dare i ravioli come secondo dicendomi di mettere tanto cacio." Lo chef visibilmente commosso ha anche affermato che per lui, grande tifoso del Napoli, incontrare e conoscere Marchesi è stato più emozionante del conoscere Maradona. Che altro dire a riguardo se non che a questo punto siamo molto curiosi di vedere la puntata.
MasterChef, un'occasione anche per i giudici
I giudici hanno anche parlato della loro amicizia, consolidatasi proprio grazie allo show e di quello che MasterChef ha dato loro, considerando anche il gran numero di ospiti illustri che lo popolano ogni anno e che in questa edizione saranno Davide Oldani, Hélène Darroze, Pía León, Franco Pepe, Amanda Eriksson, Andrea Berton e Rasmus Munk.
Cannavacciuolo ha sottolineato l'aspetto che riguarda la scoperta di nuovi ingredienti, utile anche nel suo lavoro quotidiano: "Per me questo programma è un allenamento e poi in cucina faccio al partita. Quando ho degli ingredienti sconosciuti mi metto a studiare in modo da capire come usarli. Poi ci sono ragazzi giovani con la mente pulita che fanno abbinamenti strani ma che poi possono diventare abbinamenti forti. Poi quando arrivano chef da tutto il mondo che portano ingredienti li inserisco nella mia cucina: ad esempio il riso zizania, l'aceto kombucha non li conoscevo, li ho apprezzati e li sto usando. È una crescita sia per chi guarda che per chi lo show fa."
Per Bruno Barbieri, invece è l'occasione di continuare a fare qualcosa che ama e che lo rende felice: "Mi da la possibilità di continuare a fare quello che ho sempre fatto nella vita: cercare talenti, anche fuori dalle mie cucine e per me è importante, dare la possibilità a qualcuno di fare questo lavoro." Anche lo Chef Locatelli mette in luce lo stesso aspetto: "Mi ha dato molta confidenza nel riuscire a trasmettere le mie conoscenze ai giovani, questo è un'aspetto che mi piace."