Attore italo-canadese, Giacomo Gianniotti è entrato nel cuore dei fan del Shondaverse grazie al suo iconico ruolo in una delle serie TV più amate e seguite, Grey's Anatomy. Nei giorni scorsi, però, lo abbiamo "incontrato" in un'altra veste. Lasciato camice e stetoscopio, Giacomo Gianniotti ha preso arco e frecce e vestito i panni dell'Avenger Clint Barton, meglio conosciuto come Occhio di Falco. Il 18 Marzo uscirà infatti per Square Enix Marvel's Avengers: Operazione Hawkeye, DLC che espande l'universo Marvel's Avengers uscito lo scorso Settembre 2020. In questa nuova avventura, i creatori sono partiti dal personaggio di Occhio di Falco, prendendo spunto dal fumetto Il Vecchio Occhio di Falco. Occhio per Occhio, per introdurre i giocatori a Le Terre Desolate, il nuovo bioma che sarà presente nella mappa assieme all'uscita di Hawkeye che ci presenterà una regione di Futuro Imperfetto. Qui gli Avengers dovranno trovarsi di fronte la minaccia rappresentata dai Kree: guerrieri di una potentissima civiltà aliena che - per ragioni non note - hanno come obiettivo quello di invadere la Terra, devastando tutto ciò che si presenterà sul loro cammino.
Occhio di Falco dovrà viaggiare avanti nel tempo, incontrare il suo se stesso più grande ed essere guidato per non commettere gli errori del passato e, quindi, dare una nuova possibilità alla sua linea temporale. Ovviamente tutto questo non sarà così semplice. I nemici si fanno più complessi e difficili da battere e le sfumature distopiche renderanno il viaggio ancora più profondo ed intenso. Dopo aver visto Jeremy Renner nei panni dell'arciere degli Avengers nella versione cinematografica, tocca al nostrano Giacomo Gianniotti prestare la voce al personaggio nella versione originale, affiancato dai grandi doppiatori del mondo videoludico, come per esempio Troy Baker e Laura Bailey. Del resto, chi è che non sogna almeno una volta di essere un Avengers? Anche se doppiare un videogioco, soprattutto per un attore che si cimenta in una sfida diversa dal solito, per quanto non sia allo stesso livello dell'affrontare Thanos, non è comunque cosa da poco.
Quando il gioco si fa duro... si comincia a doppiare!
Recitare per te non è un problema. Ti sei affermato tanto al cinema quanto, soprattutto, in televisione grazie anche all'iconico ruolo del dottore Andrew DeLuca, ma sicuramente doppiare un personaggio è un lavoro abbastanza diverso. Ti è mancato il confronto con gli altri attori che generalmente si ha sul set?
Sì, sicuramente. È indubbiamente un'esperienza diversa che all'inizio ti sembra un po' isolante. È come se stessi dentro un armadio a registrare la tua parte. Non è la normalità alla quale sono abituato io, questo è sicuro. Sul set non ho solo di fronte a me 5-6 attori che condividono la scena o sequenza, ma anche tutta la crew composta da almeno una cinquantina di persone che ti girano attorno. Sei costantemente circondato da persone. È un lavoro di squadra nel senso più stretto del termine. Non che quando si doppia non lo sia, ma indubbiamente stiamo parlando di una cosa diversa. Quando sei in cuffia ci sono sempre un paio di persone con te, ma comunque l'esperienza che andrai a vivere sarà molto più concentrata su di te, sul singolo, che sul gruppo. Poi dipende anche dai casi. Ci sono alcuni momenti in cui ero davvero solo, nel senso che non avevo neanche la battuta di ritorno e dovevo muovermi in più autonomia, immaginando come avessero dato la battuta gli altri attori, sperando di non allontanarmi troppo dalla realtà. Poi il lavoro dei registi è fondamentale, perché mi guidavano nell'intonazione, mi facevano capire come avrebbero parlato gli altri. Il loro lavoro è complessissimo, perché devono poi montare insieme queste voci che non hanno registrato insieme ma che devono dare l'illusione di un discorso realmente avvenuto faccia a faccia. In altri momenti, invece, capitava che qualche ora prima o il giorno prima, gli altri avessero registrato la loro parte, e lì potevo fare affidamento sull'audio. Quei giorni per me erano bellissimi perché, parlando da attore, avere finalmente una risposta, un confronto, una vera reazione ti dà un senso completamente diverso. Te lo fa sembrare più reale e ti fa sentire meno solo.
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L'ironia al tempo dei supereroi
Per te interpretare questo personaggio, soprattutto dal punto di vista tecnico, è stata una sfida. Una prova nuova che mi sembra ti abbia anche molto entusiasmato. Qual è l'aspetto di Occhio di Falco e del lavoro su di lui che più ti ha divertito?
La cosa che più mi piace di Clint è la sua umanità. Lui è un Avenger, un supereroe, ma a differenza degli altri non ha superpoteri. Non può volare. Non gli escono laser dagli occhi o ragnatele dalle mani. Lui è un essere umano. Può spezzarsi. Può morire. Ma nonostante questo non si tira mai indietro. È sempre prestante e pronto a mettersi in gioco; ma, soprattutto, è un personaggio ironico. Mi fa davvero moltissimo ridere. Riesce a sdrammatizzare qualsiasi momento, ha sempre la battuta pronta, anche quando è sul campo da battaglia. È un personaggio simpatico e questo rende ancora più divertente il doverlo interpretare. Anche quando la situazione si fa troppo pericolosa, lui non è mai troppo serio. Ha un atteggiamento scanzonato. Questo non vuol dire che lui sia un personaggio poco serio, ma semplicemente vuole divertirsi anche quando c'è in gioco la sua stessa vita. E, ripeto, è stata la parte più piacevole nel dovergli dare vita, dare voce. Mi sono divertito assieme a lui, anche nelle situazioni più estreme.
Tra presente e futuro: Vecchio Occhio di Falco vs Occhio di Falco
Marvel's Avengers: Operazione Hawkeye presenta la particolarità di doversi spostare nel tempo. Clint ha la possibilità di andare nel futuro e quindi incontrare il suo se stesso più grande, più vecchio e, quindi, anche più saggio. Da quello che sappiamo visto, il gioco si basa comunque sul fumetto Vecchio Occhio di Falco, il suo se stesso più adulto sarà fondamentale per lui per invertire, nella propria linea temporale, alcuni avvenimento che potrebbero essere devastanti per la Terra. Di fronte a te si è presentata, quindi, una doppia sfida, quella di dover modulare due toni di voci differenti. Com'è stato?
In realtà va di pari passo con il personaggio in maniera anche abbastanza naturale. Il vecchio Clint è un personaggio che ha sofferto molto, ha perso praticamente tutto, affetti e amici. È un personaggio più serio, sicuramente in contrasto con la parte più ironica, quasi comica, del giovane Clint con il quale passiamo la maggior parte della storia. È una sorta di crescita che contestualizzi in base agli avvenimenti.
Se come il "tuo" Clint potessi andare avanti nel tempo e, quindi, confrontarti con il vecchio Giacomo, lo faresti?
Mh, no. Non credo. Mi farebbe abbastanza paura come cosa. Non vado neanche matto per i veggenti, per chi ti legge il destino nelle carte, per dirne una, quindi addirittura andare avanti nel tempo, nel futuro, non è una cosa che farei. Anche perché magari mi viene predetto qualcosa o scopro qualcos'altro e so per certo che tornando indietro nel mio presente ne sarei influenzato e probabilmente quella "data cosa" non capiterebbe più. La darei per scontato, tanto so che capiterà. Ed invece è proprio l'incognita della scoperta che ci porta a compiere determinati passi, prendere determinate strade o fare delle scelte.
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Supereroi ed eroi: ma che cos'è un eroe?
Occhio di Falco è un personaggio che abbiamo imparato a conoscere nel film Marvel e che sicuramente con questo DLC conosceremo ancora meglio, ma non è uno dei primi supereroi a cui si pensa quando si è bambini. Quando eri più piccolo, quindi, qual era il supereroe con cui più ti identificavi? O che comunque saresti voluto essere?
Spider-Man! Mi ha sempre affascinato Spider-Man, la sua anima da reporter, il vivere una città come New York. Non lo so, forse è la parte più romantica che parla, ma ho sempre amato questo personaggio, anche per via della sua storia, delle scelte che è costretto a compiere e di come la porta di suo zio ha un impatto enorme sulla sua vita a tal punto da renderlo ciò che è. Vogliamo parlare dei poteri e del costume? Da piccolo impazzivo per il costume, è uno dei più belli in assoluto!
Stavo riflettendo su una cosa: Clint, in fondo, non è il primo eroe che interpreti. Certo, dipende tutto da cosa intendiamo con la parola "eroe", ma appunto il tuo Andrew DeLuca in Grey's Anatomy lo è: un medico, un uomo che salva le vita e dà tutto se stesso per farlo. Si, un po' come Clint che non ha superpoteri ma combatte per salvare l'umanità. Questo, forse, dovrebbe farci riflettere che i veri eroi non hanno bisogno di poteri e mantello, ma a volte il loro "superpotere" è un camice.
C'è molto poco da aggiungere a quello che hai detto tu. Hai assolutamente ragione ed è forse questo l'aspetto più interessante di un personaggio come lui, la sua umanità che lo rende più simile agli eroi che viviamo nel quotidiano di quanto poi non siano quelli "armati" di mantello e poteri. E più che mai, in questo momento, nella situazione che stiamo vivendo, persone come dottori, responsabile sanitario, gente che ha dato e sta dando tutto negli ospedali, mettendo a rischio la loro vita pur di difenderci, per combattere ciò che stiamo affrontando, sono sicuramente degli eroi. Dei veri eroi.
Vi ricordiamo che Marvel's Avengers: Operazione Hawkeye è disponibile dal 18 marzo su PC, PS4, Xbox One e Google Stadia. E, sempre per il 18 marzo, è previsto il lancio dell'update next gen di Marvel's Avengers e l'arrivo di questo pacchetto contenutistico su PlayStation 5 e Xbox Series X/S.