Nella terza giornata del Ravenna Nightmare Film Fest 2019, il festival che esplora il lato oscuro del cinema, abbiamo visto un curioso e affascinante film americano. Nathan's Kingdom, di Olicer J. Munoz che vede protagonista Madison Ford non è propriamente un horror. È più vicino al fantasy. Ma anche il fantasy è solo un elemento che irrompe in quello che è un racconto drammatico e, tutto sommato, realistico. Nathan's Kingdom è la storia di due fratelli: Laura e Nathan vivono da soli, dopo che il padre ha abbandonato la famiglia, perché non ce la faceva più a vivere con Nathan, un ragazzo affetto da autismo. Laura, la sorella minore, per consolarlo, gli spiega che ognuno di loro ha un regno, dove i propri pensieri diventeranno realtà. Una volta cresciuti, con la madre che è venuta mancare, Laura e Nathan continuano a vivere insieme. Vivere con lui non è facile. Ma Nathan è ancora convinto di trovare il suo regno. Una volta lì, nessuno si farà male, tutti saranno al sicuro. Convinta da Nathan, Laura inizia un viaggio verso Red Rocks, per assecondare il fratello, sperando che, trovando qualcosa, possa stare meglio.
La ricerca del regno è qualcosa di simbolico. È il superamento degli ostacoli delle proprie vite, l'accettazione della loro condizione. Entrambi dovranno trovare il loro regno, superare i loro limiti, le loro paure. Il regno, alla fine, sarà molto concreto, prosaico, ma sarà la risposta ai loro problemi. Nathan's Kingdom entra ed esce continuamente dalla fantasia, da un mondo di creature alate e incantate che rappresentano le paure di Nathan e sono rappresentate con una tecnica ingenua ma efficace, creature di carta - i disegni che il ragazzo racchiude in un libro - che prendono vita.
Recitare con un attore autistico
A presentare il film a Ravenna è arrivata la giovane attrice americana Madison Ford, a cui abbiamo chiesto subito come sia entrata in un film così particolare. "Sono stata chiamata per un provino e poi ho fatto delle letture, sia con attori che erano autistici e attori che non lo erano". Una delle cose interessanti di Nathan's Kingdom è proprio questa. Ricordate quella polemica in cui, secondo alcune associazioni, i personaggi con disabilità nei film dovrebbero essere interpretati da personaggi con disabilità? Jacob Lince, che interpreta Nathan, è uno di questi casi. "Jacob fa parte di un'organizzazione che aiuta gli attori con disabilità a entrare a far parte nel mondo del cinema e del teatro" ci svela Madison Ford. "Realizzano spettacoli e corti ma indirizzano anche gli attori verso una parte che potrebbe interessare loro. Il regista lo ha trovato attraverso questa organizzazione e ha capito subito che poteva essere la persona adatta per il ruolo". Olicer J. Munoz, inoltre, ha una sensibilità particolare in questo senso. "Suo padre era pediatra e per anni ha visto bambini con patologie e disabilità diverse" ci racconta l'attrice. "Questo ha permesso un approccio diverso, molto spontaneo". In questo modo Nathan e Jacob, in fondo, erano la stessa cosa. "È stata la mia prima volta che ho lavorato con un attore che fosse nello spettro dell'autismo" riflette Madison Ford. "E, vi dico la verità, non è diverso che lavorare con qualsiasi altro attore. Jacob è una persona molto gentile, è molto amichevole e ha un sacco di talento: è stato molto naturale girare con lui. Non è successo nulla che ci facesse pensare al fatto che stessi lavorando con una persona nello spettro dell'autismo".
Il focus è sulla famiglia
Nella chiacchierata che ha seguito la proiezione del film, è stato fatto notare che Nathan's Kingdom sfata due miti. Il primo è quello secondo cui il fantasy non riesca a rappresentare la realtà. Il secondo è quello che vuole che film che parlano di disabilità debbano per forza virare su pietismo. "Quello che mi piace è che il regista non ha incentrato il film su una persona con disabilità ma ha preferito spostare il focus su un concetto di famiglia, e su una famiglia non tipica" commenta Madison Ford. "È formata da due fratelli, non ci sono genitori. Le dinamiche familiari saranno sempre complicate, avranno sempre i propri disagi, i propri problemi. è una vita complicata, bisogna affrontarla insieme. Laura è quella che sta facendo più fatica ad affrontare i suoi problemi, è focalizzata sul fratello. E lei stessa non si conosce davvero fino in fondo".
Girare nel deserto
Fantasy e dramma familiare, Nathan's Kingdom è anche un road movie, girato gran parte nel deserto californiano. "Girare nel deserto, dove la popolazione era quasi inesistente, è stata una sfida non solo fisica, ma anche psicologica" ci svela Madison Ford. "Era un posto isolato che ci ha aiutato a entrare nel mood del film, in questa modalità in cui la storia è tutta nella testa del personaggio. Il regista ha scelto questi posti perché erano molto speciali per lui, che ha vissuto la sua infanzia campeggiando. Io non sono così: non amo campeggiare, per me è stata la prima volta. Ma è stata un'esperienza che terrò sempre nel cuore". Madison vive a Los Angeles e continua a fare audizioni per vari progetti, film e serie tv. Sta anche scrivendo delle sceneggiature. E si augura di fare altri progetti come Nathan's Kingdom. Speriamo di rivedere lei, e anche Jacob Lince, ancora sui nostri schermi.