Iperfrenetico, eccessivo, scoppiettante, totalmente folle, con un ritmo forsennato che non si ferma mai e incredibili scene di azione: Mad Max: Fury Road non è solo il quarto capitolo di una saga iniziata con Interceptor nel lontano 1979, ma anche un gran film nel quale George Miller ha messo tutto il suo talento visionario rinvigorendo i tradizionali scenari postapocalittici proposti dal cinema. Nel ruolo che aveva reso celebre Mel Gibson, c'è un Tom Hardy totalmente convincente e dal carisma strabordante, ma anche Charlize Theron si prende il posto da protagonista in una sceneggiature sorprendente e mai banale.
Un lungo inseguimento di due ore in un mondo dove si lotta solo per la pura sopravvivenza, dove regna la follia assoluta e nel quale si incontrano Max Rockatansky, ancora alle prese con i fantasmi e i rimorsi per la perdita della sua famiglia, e Furiosa, determinata e decisa a cambiare vita e ritrovare il mondo dove è nata. Se avete amato il film o volete scoprirlo, il blu-ray appena sfornato da Warner Bros è quello che fa per voi. Soprattutto la confezione a due dischi che contiene sia la versione 3D che 2D: un vero spettacolo che regala gioia ed emozioni per tanti motivi. Vediamoli.
1. Alta definizione: Max la reclama!
Se c'è un film che va guardato assolutamente in alta definizione, questo è Mad Max: Fury Road. Con tutte le scene di azione che ci sono a sollevare polveroni e sabbia, con tutta la cura che è stata messa nel look dei personaggi più bizzarri e con quei paesaggi desertici sterminati, vedersi penalizzata la visione da pixel, immagini sgranate o bordi attorno alle figure accontentandosi del DVD che giocoforza ha dei limiti, è quasi imperdonabile. Tanto più che il blu-ray è tecnicamente formidabile, e nonostante le immagini oggettivamente difficili si tiene alla larga da banding, aliasing e difetti vari.
2. Un mondo post-apocalittico ricco di dettagli
Mad Max: Fury Road è un film visivamente sbalorditivo. L'attesa per verificare se anche il blu-ray avrebbe consentito un'esperienza indimenticabile, è stata ripagata. Il video in alta definizione cattura i singoli granelli di polvere, ogni singolo graffio dei protagonisti, i trucchi e le tracce di sporco sui personaggi, i detriti in volo, i bulloni e le ammaccature delle vetture. Tutto con un dettaglio tagliente e favoloso che descrive nei minimi particolari questo folle mondo postapocalittico.
3. La fedeltà a una fotografia terra e ruggine
Il video assume un aspetto tanto cristallino nelle scene "pulite", quanto terroso, sabbioso, sporco, selvaggio e polveroso nei momenti più caotici, risultando così fedele alla regia di George Miller e alla fotografia di John Seale. Il quadro sembra quasi sanguinare colori brillanti e rossastri, rendendo perfino magica la ruggine che caratterizza il mondo di Miller. Perfette anche le scene bluastre della notte innaturale. Il risultato è un impatto visivo che non si può dimenticare facilmente.
4. Il 3D profondo e immersivo. E occhio a cosa esce dallo schermo
Tutto questo look particolare come si traduce nella versione 3D? L'effetto è per certi versi disorientante, perché è ovvio che con scene frenetiche e movimentatissime di azione no stop, qualcuno potrebbe restare per certi versi anche troppo colpito dalla visione tridimensionale. Se parliamo del puro punto di vista tecnico, la riproduzione è tra le migliori che si siano viste: la sensazione di immersione è costante, la profondità di campo accentuata e i momenti tosti sono tanti. Le scene di azione vedono spesso volare di tutto fra veicoli, detriti, rottami e fiamme: tutto questo, oltre a regalare un'efficace separazione dei piani, si traduce anche in pop-out spettacolari e qualche volta schivarsi di fronte all'oggetto in arrivo sarà inevitabile... Unico rilievo qualche accenno di ghosting, ma davvero lieve.
5. Quegli sguardi profondi tra Max e Furiosa
Gran parte del quarto capitolo di Mad Max è tutta azione pura e adrenalina. Ma un grande significato nella vicenda lo hanno anche gli sguardi dei protagonisti, soprattutto quelli fra Max e Furiosa, occhiate prima rabbiose, poi d'intesa e infine forse di qualcos'altro, che il blu-ray riesce a riprodurre in maniera efficace, con un dettaglio degli occhi che rivela quanto passa per cuore e anima.
6. Un super audio tra urla, crash violentissimi e metalli che volano
Fragoroso, chiassoso, frastornante: con un film che è quasi una lunga sequenza di iperboliche e spettacolari scene di azione, il reparto audio è messo davvero alla frusta. Impossibile scegliere una scena su tutte, ce ne sono tantissime dove si viene letteralmente inghiottiti dagli eventi: crash, metalli che volano, esplosioni violente, grida di guerra, urlo dei motori. Tutto avvolge lo spettatore da ogni diffusore mentre il sub tuona costantemente in sottofondo. Certo, l'esperienza con la traccia inglese, che ha la codifica Atmos ma comunque traducibile in Dolby True HD 7.1, è di un'altra pasta rispetto al semplice dolby digital italiano.
7. Come ascoltare Max Mad: Fury Road
A proposito di audio, vi diamo due buone notizie. Il dolby digital italiano, pur palesemente inferiore alla traccia inglese, è comunque di ottima fattura. Inoltre le scene ricche di azione sono spesso prive di dialoghi (o questi sono comunque molto in secondo piano), per cui un bell'ascolto in originale è quello che vi consigliamo.
8. Una colonna sonora che martella lo stomaco
Altro elemento chiave dell'audio è la colonna sonora di Junkie XL: tambureggiante, continua e ossessiva. In pratica la musica fa da costante sottofondo alle scene di azione, per cui si concede davvero pochissime pause. Ed è una colonna sonora in linea con gli scenari apocalittici e la follia che pervade tutti, con dei bassi continui e profondi a martellare lo stomaco e a rendere ancora più eccitante la tensione, mentre la musica viaggia fra i diffusori cercando di incunearsi tra i mille effetti sonori del film.
9. L'incredibile lavoro degli stunt e i segreti delle riprese
D'accordo, per sviscerare segreti e dietro le quinte delle riprese servirebbero ore e ore di filmati per accontentare i fans. Ma tra gli extra va comunque sottolineata la presenza di un ottimo making of denominato Filming Fury Road: 29 minuti per capire le sfide di produzione, il visual design, lo script, ma soprattutto l'elaborazione e la preparazione delle sequenze più spericolate e l'incredibile lavoro degli stunt, con i segreti delle riprese più strong spiegate nei dettagli. Con momenti davvero pazzeschi. Da vedere.
10. Cento minuti per approfondire il mondo di Mad Max
Per il resto, oltre al making of già citato, il reparto extra presenta altri buoni contributi. Fury on Four Wheels (23 minuti) si concentra soprattutto sui veicoli post apocalittici e le macchine da guerra presenti nel film; The Road Warriors: Max and Furiosa (11') è dedicato ovviamente a Tom Hardy e Charlize Theron e ai loro personaggi; The Tools of the Wasteland (14') parla di oggetti, utensili, volanti, chitarre e quunt'altro presente nel film; Crash & Smash (4') è una raccolta di spettacolari video senza CGI, ovvero di riprese allo stato puro; The Lure of the Five Wives (11') è dedicato alle attrici che interpretano le cinque mogli e a chiudere ci sono tre scene tagliate (4' in tutto). Se consideriamo anche il making of, 100 minuti per entrare ancora più nel mondo di Mad Max.