Torna domani, in prima serata su RaiDue, la serie poliziesca Nebbie e delitti con quattro nuovi film-tv liberamente ispirati ai romanzi di Valerio Varesi. A vestire i panni del protagonista, il Commissario Soneri, ancora Luca Barbareschi che saluterà la sua partner abituale Natasha Stefanenko, destinata ad uscire di scena al termine del primo episodio ma che probabilmente rivedremo nella quarta stagione, per far posto a una nuova donna che con la sua solarità entra nell'orbita del suo personaggio, la dottoressa del Pronto Soccorso interpretata da Anna Valle. Le novità di Nebbie e delitti non finiscono però qui: la location dei casi in cui sarà impegnato il Commissario Soneri cambia da Ferrara a Torino, mentre i toni si fanno meno cupi lasciando spazio a un'inedita leggerezza. Prodotta da Rai Fiction e diretta da Giampaolo Tescari, la serie tv è stata oggi presentata nella sede Rai di Viale Mazzini in Roma in una conferenza stampa che ha accolto lo sfogo di Barbareschi sul pericolo che corre la fiction in questo periodo. Ad inaugurarla sono stati invece gli interventi del direttore di RaiDue, Massimo Liofredi e di Luca Milano per Rai Fiction.
Liofredi e Milano, Nebbie e delitti torna in tv per la terza stagione. Quali sono le aspettative per questa serie e che possibilità ha di essere promossa su RaiUno?
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Luca Barbareschi, cosa offre di nuovo questa terza stagione di Nebbie e delitti?
Luca Barbareschi: La vera novità è rappresentata da un cambio di città che fa da sfondo ai casi che vedono impegnati il Commissario Soneri. Dopo dieci "film" girati in un luogo come Ferrara che aveva ormai esaurito il suo potenziale, ci si sposta ora a Torino, un'alternativa che da al mio personaggio la possibilità di confronti diversi. E' una città con un aspetto più metropolitano, è multietnica, ha sofferto in questi anni il crollo della Fiat vivendo un cambio di natura industriale. Ci sono poi zone di Torino dove non va neanche la Polizia, con scontri tra extracomunitari nella piazza di Porta Palazzo. E' una città che vive grandi tensioni come droga e prostituzione. Soneri entra in un mondo del genere e gli scrittori hanno potuto trovare qualcosa che fosse di nuovo dinamico per lui. C'è una nuova squadra, nuovi personaggi e rapporti che mutano con quelli preesistenti.Roberto Herlitzka, lei è la guest star del primo episodio ed è nato e ha vissuto a Torino. Come giudica quanto detto finora sulla sua città?
Roberto Herlitzka: C'è da dire che quando avevo diciotto anni e abitavo ancora a Torino c'erano già delle zone dove la Polizia non entrava volentieri, quindi non c'è stata una grande evoluzione o involuzione in tal senso. Torino è una città che ha uno straordinario contrasto tra il suo aspetto geometrico, quasi metafisico, e un interno ribollente che per altro è anche parte del carattere dei torinesi, i quali sono considerati persone compassate e fredde, ma se ci fate caso in genere tutti i moti rivoluzionari sono nati proprio in quel luogo. Mi ha fatto molto piacere ritornarci anche per lavoro. Il mio personaggio potrebbe essere un'emanazione torinese, perché ha una superficie glaciale e dentro molto altro che sta al pubblico scoprire.
Barbareschi, rispetto alle due stagioni precedenti, c'è stato un alleggerimento nei toni. E' dovuto anche all'ambiente, essendoci a Torino meno nebbia, o è stata una scelta di altro tipo?
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Com'è il rapporto della sua casa di produzione, la Casanova Entertainment, con la Rai?
Luca Barbareschi: La Rai è un'azienda strana, curiosa, piena di insidie come una giungla, ma siamo orgogliosi dei nostri prodotti e ci teniamo ad avere un rapporto fruttuoso con essa. Tengo a dire però che per fare della buona fiction non bisogna tagliare i costi, ma ottimizzare le risorse consapevoli del fatto che queste hanno comunque costi industriali. Se si vuole fare un prodotto con una certa dinamica narrativa, immagini e qualità di alto livello, è necessario investire. La Rai è in un periodo di cambiamento, la raccolta pubblicitaria nei prossimi cinque anni sparirà dalla tv generalista perché andrà sui grandi aggregatori. Noi produttori dobbiamo tenere conto della diversificazione delle piattaforme che ospiteranno i nostri prodotti. L'investimento sul prodotto è fondamentale per creare una virtuosità di sceneggiatori, registi e attori che devono essere sostenuti in una qualità di prodotti, altrimenti si rischia la disaffezione del pubblico. Oggi stiamo raschiando il barile e di questo passo presto avremo un prodotto molto basso.
Natasha Stefanenko, il suo personaggio esce di scena al termine del primo episodio dopo essere stata protagonista nelle scorse stagioni. Perché questa scelta?
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Anna Valle, lei è una new entry e interpreta una dottoressa che farà perdere la testa al Commissario Soneri. Com'è stato lavorare a questa serie?
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