Fury: i 5 elementi che rendono il blu-ray imperdibile per chi ama i war movie

Per il film con Brad Pitt edizione favolosa in alta definizione a doppio disco allestita da Sony e distribuita da Universal. Video e audio proiettano lo spettatore in mezzo alla guerra. E poi ci sono ben tre ore di extra!

Più crudo realismo che spettacolarizzazione. Più sangue e fango che gloria ed eroi. Più guerra sporca e senza pietà, che rigida separazione fra vittime e carnefici. Tutto questo è Fury, efficace dramma bellico ambientato in Germania nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale e firmato da David Ayer, che anche se in tutta la parte finale cede un po' all'esagerazione pretesa dalle regole dello show, riesce a offrire sempre un grande realismo, affidando a un Brad Pitt in grande forma il ruolo del protagonista.

Fury: Brad Pitt, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Pena e Logan Lerman sopra il carroarmato
Fury: Brad Pitt, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Pena e Logan Lerman sopra il carroarmato

Fury si svolge in Germania, nell'aprile del 1945, quando l'esercito nazista sta per cadere ma offre ancora sacche di violenta resistenza, mentre gli alleati sferrano l'attacco decisivo. In un carro armato blindato il sergente Wardaddy guida un manipolo di uomini che ne ha passate di tutti i colori e che gioca un ruolo decisivo nella guerra, dopo aver accolto anche una giovane recluta inesperta. Ma alla fine delle loro peripezie, li aspetta una missione quasi suicida contro un folto plotone di SS. Oltre a Pitt nel cast anche Shia LaBeouf, Logan Lerman e Michael Peña. Dopo il buon responso al botteghino, Fury sta raccogliendo consensi anche in homevideo e appena uscito si è piazzato subito al secondo posto nelle vendite dietro ad Avengers: Age of Ultron. Merito di un prodotto di grandissimo valore, soprattutto nell'edizione blu-ray. Vi diamo cinque ragioni per non perderlo.

1. Un'edizione curata come poche

La cover del blu-ray di Fury
La cover del blu-ray di Fury

Non capita tanto spesso di vedersi arrivare un prodotto così tecnicamente curato, ricco e soprattutto preparato appositamente per il mercato italiano. Fa piacere dunque appurare che l'edizione blu-ray di Fury allestita da Sony e distribuita da Universal è di quelle da leccarsi davvero i baffi. Oltre all'eccezionale qualità video che rispecchia quella di altre edizioni europee, c'è infatti da segnalare il fatto che sono presenti solamente due tracce audio, l'originale inglese e appunto quella italiana, ed entrambe hanno la codifica lossless DTS HD 5.1, più che mai apprezzabile in un film di questo tipo. Inoltre l'edizione in alta definizione è a doppio disco, con un bonus disc che arricchisce ulteriormente il già ricco comparto dei contenuti speciali presenti sul disco del film. Insomma, una scelta lodevole, coraggiosa e assolutamente da premiare, come del resto sta avvenendo viste le classifiche di vendita. Se gno che i tanti fans dei war movie non stanno perdendo l'occasione.

2. Dentro il carro armato e in mezzo al fango: un video da applausi

Fury: Brad Pitt in una scena del film bellico
Fury: Brad Pitt in una scena del film bellico

Ma naturalmente l'attesa principale quando si scarta un blu-ray è verificare al più presto la resa video, per vedere se davvero l'alta definizione fa la differenza. Sotto questo aspetto Fury è eccezionale. Sia chiaro che non bisogna attendersi dettaglio tagliente o rese cristalline, qui la fotografia è molto particolare, con un contrasto piuttosto basso e neri a tratti alti, tanto da diventare in qualche momento grigio scuro. Ebbene il video masterizzato in 4k riproduce tutto questo in maniera fedele e corretta: una prima edizione americana sotto questo aspetto era deficitaria e il nero più basso faceva naufragare miseramente i dettagli. Qui invece è tutto corretto e l'ottima definizione permette di apprezzare ancora di più i particolari più crudi e l'orrore della guerra. I primi piani suggestivi, i terreni fangosi, il paesaggio, tutto è riprodotto in maniera superba, senza che compressione o filtri alterino lil quadro. Ma soprattutto il video gestisce in maniera formidabile le numerose scene all'interno del carro armato, dove si percepisce ogni particolare pur in un ambiente angusto, sporco e caotico. Un video che ci trascina con grande angoscia accanto al sergente Wardaddy e ai suoi compagni di avventura.

3. I colori della guerra

Uno degli aspetti più affascinanti di Fury è come detto la fotografia. Il blu-ray in questo senso la riproduce in modo impeccabile e la fedeltà cromatica è spettacolare. Sì, questo è il croma tipico della guerra: colori desaturati e tristi, ma equilibrati, pronti a dare qualche sprazzo di vivacità nel momento per certi versi più umano del film, quello della visita alle due donne tedesche nel paese appena conquistato. Per il resto la grigia resa cromatica delle divise consumate e sporche, della ruggine sui veicoli usurati, perfino degli incarnati quanto mai sofferti, contribuiscono a dare quel senso di vicenda bellica vissuta già visto in tanti film di guerra, ma che qui il blu-ray replica in una maniera poche volte così efficace.

Fury: Brad Pitt in una scena del film insieme al giovane Logan Lerman
Fury: Brad Pitt in una scena del film insieme al giovane Logan Lerman

4. L'audio porta nel cuore della battaglia

Fury: Brad Pitt con Shia LaBouef, Logan Lerman, Michael Peña e Jon Bernthal in una scena
Fury: Brad Pitt con Shia LaBouef, Logan Lerman, Michael Peña e Jon Bernthal in una scena

Come detto, il blu-ray Sony distribuito da Universal regala ai fans italiani una traccia lossless nella nostra lingua, cosa purtroppo rara nel panorama attuale. Una traccia che quindi, a parte la naturalezza dei dialoghi, tiene perfettamente testa a quella originale. Ed è un dono di quelli speciali, perché qui l'audio fa davvero sul serio. Pur non essendo un film paragonabile come azione ad altri film di guerra, non mancano di certo le scene fracassone e movimentate. Considerando soprattutto che qui a dare battaglia sono spesso i carri armati, con tutto quello che ne consegue. La resa finale è fantastica e altamente spettacolare: la dinamica è notevole, la precisione del dettaglio e gli effetti panning dei proiettili sono puntuali, la potenza di spari e esplosioni è devastante e il senso di avvolgimento molto suggestivo. Anche perché sullo sfondo restano sempre ben percepibili tutti i rumori in lontananza, come rimbombi o spari lontani che contribuiscono a costruire un realistico sonoro bellico, mentre magari in primo piano lo sferragliare del carro armato regala all'orecchio tutta la dovuta sensazione di pesantezza. Un gran lavoro anche per il sub dunque, che pensa allo stomaco mentre gli altri diffusori regalano a cuore e testa una rappresentazione genuinamente caotica.

5. Quasi tre ore di extra per sapere tutto su Fury

E dulcis in fundo, ecco un reparto extra di quelli davvero fatti bene, ricchi, corposi e interessanti con quasi tre ore di contributi. Molto materiale lo troviamo già sul primo disco, assieme al film: ci sono innanzitutto ben 16 scene eliminate o estese per la bellezza di un totale di 56 minuti, che approfondiscono soprattutto i personaggi dei soldati. Troviamo poi Il diario di guerra del regista (18'), con David Ayer a raccontare le sfide sul set, i dettagli tecnici e le scene più difficili, seguito da Guerrieri corazzati: i veri uomini dentro gli Sherman, con alcuni veri veterani della Seconda guerra mondiale che ricordano gli orrori della guerra e le loro esperienze in combattimento (12'). Si prosegue con Domatori di carri armati: come guidare, far fuoco e sparare dentro un carro armato: si tratta di una featurette di 13 minuti nella quale si racconta il lavoro effettuato nel film con i carri armati, compreso un vero Tiger tedesco presente nel film. Il primo disco si chiude con una robusta galleria fotografica riguardante cast, troupe, veterani e carri armati. Nel secondo disco altri due contributi. I carri armati di Fury dura ben 46 minuti e racconta la storia dei carri armati Sherman durante la Seconda guerra mondiale, alternando curiosità sul film alle vicende reali belliche. E per finire Gli orrori del combattimento, altri 28 minuti nei quali si dà uno sguardo alla scenografia, ai costumi e alle armi presenti nel film, per assicurare la maggior fedeltà alla realtà del periodo.