Il regista Renato De Maria arriva assieme alla protagonista di Amatemi, Isabella Ferrari, sua compagna, e sembra essere forse il più schivo di tutti i protagonisti dell'Open Roads 2005.
Renato De Maria, scelga una scena del suo film e ci spieghi perchè.
Il mio film racconta di una donna che ha una vita totalmente equilibrata che viene rotta dal fatto che il marito la lascia e lei, impreparata alla vita, alla solitudine, a se stessa, deve imparare tutto di nuovo.
Se dovessi scegliere un estratto del mio film, sceglierei la scena in cui la mia protagonista crede di vedere il marito e, per raggiungerlo, cade addirittura dalla scala mobile di un centro commerciale, per poi accorgersi che il marito non è lì e per decidere di cercarlo ed invitarlo a cena, facendosi ancora umiliare dai suoi rifiuti...
Questa scena è esemplificativa di due aspetti del film: uno contenutistico e l'altro stilistico. Per ciò che concerne il contenuto, possiamo ben vedere come la protagonista sia confusa, inutile a sè stessa in questo momento inatteso della sua vita. A livello stilistico, invece, mi interessa la scelta scenografica che ho operato qui come in tutto il film: i non luoghi come i centri commerciali, i parcheggi...
Può spiegarci meglio la scelta scenografica operata per Amatemi?
Il film è stato girato in una invernale costa romagnola con lo scenografo Giancarlo Basile, che non a caso è lo scenografo di molti film di Gianni Amelio.
Non volevo che la città che fa da sfondo alla mia storia fosse una città di provincia perchè altrimenti sarebbe stato come girare Madame Bovary, e non volevo neanche una metropoli perchè altrimenti si sarebbe trattato semplicemente di una storia di solitudine. Abbaimo quindi scelto i non luoghi, dove le persone passano la maggior parte del loro tempo. La città del film in realtà non esiste: è un collage di 300 km di costiera romagnola attraversati alla ricerca dei non luoghi. Questo anche perchè ritengo che il cinema sia la fotografia del periodo in cui si esprime, è la foto della società e mostra anche il movimento economico del paese.
Isabella Ferarri, scelga anche lei una scena del film e ci spieghi perchè.
La scena è quella in cui finalmente, dopo una notte di sesso, il mio personaggio riesce a cambiare, a scrollarsi di dosso il peso della sua vecchia vita e dell'infelicità...
Attraverso il sesso ed il corpo, quindi, come spesso accade, il mio personaggio evolve e cambia ed inizia un viaggio in cui si mette finalmente al centro della propria vita. Questo passaggio, il porsi al centro della vita, è una fase essenziale nella vita di una donna e può avvenire a qualunque età.