La fantasy series Il trono di spade trasmessa dalla HBO ha riscosso un enorme successo, grazie anche al fedele seguito di fan della saga letteraria sulla quale è basata la sceneggiatura. Nel primo libro, e nella prima stagione, facciamo conoscenza dei vari personaggi, tra cui i due eredi della famiglia Targaryen, Viserys e Daenerys, due fratelli che vivono al di là del Mare Stretto, beneficiando dell'ospitalità dei popoli liberi, per lo più mercanti. Viserys è un uomo crudele, arrogante, ossessionato dal potere e dalla rivendicazione del Trono dei Sette Regni, obiettivo per il quale farebbe qualsiasi cosa, anche dare in sposa sua sorella a Khal Drogo, leader di un esercito di spietati guerrieri. Viserys spera che il matrimonio da lui organizzato gli darà l'opportunità di mettere le mani sui guerrieri Dothraki e usarli per riconquistare il trono. Quello che non ha messo in conto è il fatto che Drogo non si fa dare ordini da nessuno e dopo l'ennesimo atto di sfida, il Khal prende in mano le redini della situazione e mette Viserys al suo posto, per sempre. Nei panni dell'ambizioso principice dalla chioma argentata troviamo il londinese Harry Lloyd che ci racconta come è stato girare una saga fantasy per la HBO, in occasione dell'uscita in Italia dei DVD e Blu-Ray della prima stagione, prevista per il 3 Ottobre.
Ci parli del suo personaggio. Harry Lloyd: Interpreto Viserys Targaryen, chiamato anche il Re Mendicante poichè suo padre, il Re Folle Aerys II, fu ucciso da tutti quelli che ci piaccino in questo show come Sean Bean e Mark Addy, così Viserys vive la sua vita in esilio. Tutta la sua famiglia è stata uccisa nella guerra e sta cercando di riconquistare il trono che è suo di diritto. Lui e sua sorella Daenerys sono le ultime due persone rimaste della famiglia, una dinastia che ha regnato sui Sette Regni per oltre 500 anni. Sono un personaggio represso e frustrato, un tipo che non riesce ad ottenere mai ciò che vuole.
Nel primo episodio abbiamo una cattiva impressione di Viserys, c'è qualche lato nascosto in lui? Harry Lloyd: Si, nei primi due episodi lo vediamo in questo modo perchè non capiamo ancora bene per quale motivo si stia comportando così, nè ci rendiamo conto di quanto sia importante per lui il trono o quanto ha inciso sul suo carattere quello che gli è successo in passato. Quello che è fantastico in questa serie è che ogni personaggio ha modo di avere una sua voce. Vediamo alcune scene in cui simpatizziamo con lui, alcune scene senza suia sorella che sono cruciali. Vediamo da dove è arrivato e quanto gli è costato mantenere sua sorella e sè stesso in vita e in questo senso ha fatto un ottimo lavoro.
Ci dica del rapporto che c'è tra lui e sua sorella. Harry Lloyd: Prima di tutto dobbiamo ricordare che era tradizione per i Targaryens far sposare fratelli e sorelle perchè il resto della popolazione non era abbastanza all'altezza. C'è definitivamente una tensione di tipo sessuale tra di loro e nonostante lui la venda a Khal Drogo per poter usare l'esercito di quest'ultimo, Viserys trova molto difficile accettare l'idea che lei non sia più sua e la tratta sempre più crudelmente, anche se alla fine il matrimonio è stata una sua idea. La loro relazione attraverso un evoluzione interessante.
Da come parla si capisce che conosce bene l'argomento, si è immerso nei libri per saperne di più? Harry Lloyd: Si, penso che sia doveroso cercare di conoscere quanto più possibile. Ho letto il primo libro e poi ho parlato con Bryan Cogman che è l'assistente di D.B. Weiss e David Benioff (autori del serial, n.d.r.) ed è praticamente un'enciclopedia ambulante sui libri. Ho parlato con lui in merito ad alcune sezioni dei romanzi e su dove avrei potuto trovare pezzi della mia storia. Alcuni capitoli sono molti utili per illuminare il mio universo, per dargli corpo. Ho cominciato con curiousità e ho finito per appassionarmi e diventare un fan, sono ancora a bocca aperta per la mole di dettagli e di stratificazione che c'è in questa saga.Come è stato scelto dal casting? Harry Lloyd: è stato un processo molto lineare. Mi hanno inviato delle pagine del copione, non l'interno script, nel marzo del 2009 per questo nuovo show della HBO. Non ne sapevo nulla, sapevo soltanto di quesa scena dove recitavo un personaggio spiacevole. Così ho registrato il provino, ma è una di quelle audizioni da cui non ti aspetti mai nulla perchè sai che tutto il mondo o quasi prova ad avere quel ruolo. in seguito ho saputo che gli autori e i produttori volevano vedermi di nuovo quando tornarono in Inghilterra, ho letto l'intero script e ho pensato che era fantastico. Ho cambiato leggermente la versione che avevo dato, diventando un po' più impettito, e ho ricevuto la chiamata qualche settimana dopo.
Qual è stata la sua prima reazione all'idea di far parte di una saga fantasy? Harry Lloyd: Non ho mai pensato che sarebbe stato un fantasy eccessivo, ridicolo, la connotazione fantasy c'è ma ero più interessato al fatto che la produzione fosse di base alla HBO. Ho pensato che il canale è impegnato in produzione sempre molto dettagliate, non sbagliano un colpo e se devi fare un fantasy allora è opportuno farlo con persone come loro.
Come ha fatto ad abituarsi a tutti quei nomi e alla pronuncia? Harry Lloyd: Beh, quello che è stato veramente utile è un breve documento all'inizio dello script che aveva l'alfabeto fonetico di tutti i nomi, inoltre sono abbastanza bravo a ricordare i nomi. Anche se, lo devo dire, penso che ci siano delle piccole differenze tra come si pronuncia Dotrhaki nella serie, ma considerato che le persone che lo dicono vengono da posti diversi, all'interno dello show, ha un suo senso, non è ridicolo. Alla fine devi dirlo velocemente e sperare che sia giusto!
Il look dello show è davvero epico sullo schermo. Qual è stata la scena più ispiratrice? Harry Lloyd: i tre giorni che abbiamo trascorso a girare la scea del matrimonio, su un'isola vicino Malta chiamata Gozo. Già soltanto la location era incredibilmente bella e ogni tramonto un'opera d'arte. Inoltre eravamo circondati da centinaia di extra in costume da tutto il mondo. La cosa pazzesca è che non c'era bisogno di essere così specifici nei dettagli, siamo in una parte della storyline che a quel punto non era connessa molto a quella principale, avremmo potuto cambiare parecchie cose per il beneficio delle riprese, ma la produzione si è mantenuta fedelissima al libro per il solo dovere e piacere di raccontare la storia. Molto spesso non vedi sullo schermo quello che vedi mentre stai girando, in termini di art-department, alcune decorazioni, perfino i dettagli dei costumi, ci sono persone che lavorano costantemente perchè questi dettagli siano presenti, e spesso non vengono neanche ripresi. E' una produzione assolutamente fantastica, un luogo meraviglioso dove lavorare.Dal punto di vista della recitazione, aiuta avere un mondo così nel quale immergersi? Harry Lloyd: assolutamente e ti dà la possibilità di ancorare il tuo modo di recitare, renderlo più credibile e connesso a un mondo reale, proprio per via dei dettagli che ti circondano, ti ricordi costantemente che non si tratta di una favola ma di una storia molto seria. Si parla di reami e onore e non sono parole vuote qui, sono incredibilmente importanti e radicate in quello che facciamo. Si tratta di personaggi credibili, umani, non abbiamo il villain che si attorciglia i baffi come nelle favole per bambini. Sono molto seri su quello che succede e su quello per il quale combattono. Penso che se avessi camminato su un set di plastica o se fosse stato tutto frutto della computer grafica, sarebbe stato molto più difficile recitare queste battute, potenzialmente ridicole, con un tono serio. E questa è la cosa del fantasy, viene scritto raramente per adulti, perchè a un certo punto ti fermi e dici "Ma di che stai parlando? Spade e draghi?" ma qui è fatto in modo da essere preso estreamemente sul serio.
E' stato coinvolto in molte scene di battaglie? Harry Lloyd: Ho avulto alcune scene a cavallo ma no, Viserys non è propriamente un cavaliere che va in battaglia, preferisce che ci vadano altri al posto suo, così non ho dovuto usare la spada.
E com'è stato andare a cavallo? Harry Lloyd: Penso di poter dire che adesso è molto meglio di prima! Sono stato a cavallo in un paio di scene, ma sono stato molto fortunato perchè ho avuto una bella cavalla di nome Ruby che era davvero bene addestrata. Un giorno, stavamo girando in Belfast una scena in cui i Dothraki arrivano in massa in Vaes Dothrak e c'erano decine e decine di cavalli, ma la mia era fantastica, aveva quasi un comportamento Zen. Non si faceva intimidire da nessuno e quando ci fu bisogno che si spostasse leggermente a sinistra, lo fece senza problemi. Tutti gli altri cavalli erano spaventati e si muovevano a scatti. Il resto della troupe pensò che Ruby fosse così brava per via del mio portamento e io non ho potuto fare a meno di compiacermene, ma alla fine non posso fare a meno di pensare che Ruby fosse in qualche modo drogata!
I capelli biondi del personaggio saltano all'occhio... Harry Lloyd: avevamo due parrucche io ed Emilia (Emilia Clarke) ed ogni mattina dovevamo prepararci. Dovevo mettere prima una sorta di cappello per coprire i miei capelli. Ma non sono biondi: sono bianco-argento, tipico dei Targaryen, è un tratto di famiglia, fa parte della loro discendenza genetica. E' un modo per ricordare, penso, che sono rimasti soltanto loro della famiglia.Com'è stato lavorare con un gigante come Jason Momoa? Harry Lloyd: Si, enorme e fisicamente spaventoso, ma in realtà ha l'animo di un bambino di otto anni. E' meraviglioso. E' così diverso da Khal Drogo, quando lo vedo sullo schermo è stranissimo perchè non lo vedo sorridere e il sorriso è la sua espressione di default.
La saga letteraria ha un numero impressionante di fan ossessionati da questo mondo. Come si è trovato ad affrontarli? Harry Lloyd: fortunatamente non hanno il mio indirizzo! Ma è una di quelle cose che credo faccia piacere avere intorno. Penso sia in parte l'adorazione che i fan hanno per i libri e in parte è il fascino del fantasy, è tutto nei dettagli "Hai visto quello? E' suo fratello e nel prossimo episodio..." e così partono delle discussioni infinite.
Se dovesse scommettere su una delle famiglie, chi sarebbe? Harry Lloyd: i Targaryen ovviamente! Hanno invaso e unito i Sette Regni usando dei draghi, cosa si può volere di più?
Ma il padre era matto... Harry Lloyd: ma no, era solo incompreso.