La breve vita di una delle figure più amate del rap della East Coast, Christopher Wallace, è diventata un film che ne celebra il mito. Con Notorious B.I.G., il regista George Tillman Jr. (Men of Honor fra i suoi lavori precedenti), ha cercato di ripercorrere la storia di un personaggio nato nelle strade malfamate di Brooklyn, prima spacciatore e poi grande musicista, ucciso nel 1997 a soli 24 anni da una gang rivale dopo una vita sempre al limite fra legalità e illegalità.
A interpretare il protagonista da ragazzo è Christopher Jordan Wallace, vero figlio del musicista (con Angela Bassett nei panni della madre), mentre da adulto il ruolo tocca al rapper Jamal Woolard: ne vien fuori un biopic che segue più o meno le linee di base di questo genere di film, con ascesa e ritorno agli inferi fra talento e disordine esistenziale.
Quasi invisibile lo scorso anno nelle sale italiane, adesso è possibile scoprire Notoriuos B.I.G. in homevideo grazie a un'edizione ben curata dal punto di vita tecnico, anche se scarna quanto a contenuti speciali.
Il video è buono, anche se lontano dalla perfezione. Croma acceso e contrasto accentuato compongono un quadro molto incisivo, ma a volte anche rumoroso. In ogni caso ne beneficia la definizione, ma vanno apprezzati anche la profondità dei neri, l'illuminazione suggestiva e la resa dei particolari anche nelle scene più ostiche. La pellicola è pulita, e anche se a volte bisogna convivere con un po' di grana, sono sicuramente più i pregi che i difetti.
Pochini gli extra. Troviamo però ben due commenti audio: uno del regista George Tillmann Jr., del co-sceneggiatore Reggie Rock Bythewood, del co-sceneggiatore Cheo Hodari Coker e del montatore Dirk Westervelt; l'altro della produttrice (e mamma del protagonista) Voletta Wallace e dei produttori/co-manager di Biggie, Wayne Barrow e Mark Pitts.
Per il resto ci sono una dozzina di minuti di scene tagliate, 5 minuti sull'anatomia dell'interpretazione di B.I.G. da parte di Jamal Woolard, e altri 4 minuti di video su uno dei veri spettacoli di Christopher Wallace.