A parte il problema nel punto del salto di strato riscontrato un po' da tutti (una pixelizzazione che invade il personaggio in scena) e quello della mancanza della suddivisione in capitoli (voluta comunque da Lynch), il vero guaio di Mulholland Drive è un video che entusiasma.
Niente di disastroso, ben inteso, ma la resa complessiva non va oltre la sufficienza risicata, causa una definizione che non raggiunge mai livelli da primato e una sfocatura leggera che pervade alcune fasi del film. Anche la compressione è chiaramente avvertibile, soprattutto nelle scene scure dove si materializza sottoforma di piccoli sciami di pixel. Decisamente migliore la qualità delle scene dove la luminosità è maggiore.
Diverso il discorso riguardante l'audio: è presente anche una traccia in Dts a data rate pieno, leggermente migliore delle tracce dolby digital, ma comunque su tutte la qualità è molto buona e un grande ruolo lo gioca il subwoofer, visto che in più di un'occasione i bassi delle musiche di Badalamenti irrompono sulla scena in modo davvero convincente. Buona anche la resa dei dialoghi e della scena sonora.
Deludenti gli extra. E' vero che c'è un breve e curioso dietro le quinte, che ci sono anche delle interviste dove parla lo stesso Lynch e che ci sono le immagini della premiazione di Cannes, ma francamente in un film di questa portata un po' di retroscena e di commenti sarebbero stati opportuni.